(ANSA) - MILANO, 25 MAG - "Trattandosi di elezioni europee,
non si può che fare riferimento alle direttive europee" che, nel
Protocollo n.7 sui privilegi e sulle immunità dell'Ue, parla di
"esenzione da ogni provvedimento di detenzione e da ogni
procedimento giudiziario" per "i membri" del Parlamento europeo
che si trovano in uno stato diverso dal loro. È quanto ha
precisato all'ANSA l'ambasciatore italiano a Budapest Manuel
Jacoangeli, spiegando che ieri il giudice Jozsef Sos nel
processo a carico di Ilaria Salis ha chiesto all'ambasciata
ungherese a Roma quale fosse la legislazione italiana relativa
all'immunità.
"Anche se la richiesta è stata fatta all'ambasciata
ungherese - ha spiegato Jacoangeli - siamo intervenuti per dare
una pronta risposta alla richiesta del giudice, spiegando che
trattandosi di elezioni europee non si può che fare riferimento
alle direttive europee".
Diversamente dall'Italia, in Ungheria è infatti sufficiente
in alcuni casi la candidatura per ottenere l'immunità.
La candidatura di Ilaria Salis è stata resa nota alle
autorità ungheresi dal 18 aprile, cioè da quando la 39enne
attivista milanese ha firmato i documenti per formalizzare la
sua corsa alle Europee. (ANSA).
Ambasciatore Jacoangeli, immunità Salis regolata da legge Ue
'Abbiamo dato una pronta risposta alla richiesta del giudice'