Chiesti ventiquattro anni di reclusione per Paolo Riccone, imputato per il femminicidio della compagna Floriana Floris. Questa è stata la richiesta fatta oggi, lunedi 27 maggio, dalla pm Eleonora Guerra davanti alla Corte d'Assise di Alessandria.
I periti del tribunale hanno escluso l'incapacità di intendere e di volere, giudicando l'imputato "pienamente capace".
Il femminicidio era avvenuto il 7 giugno scorso nella casa della famiglia di Riccone, a Incisa Scapaccino (Asti), dove i due convivevano.
I carabinieri erano entrati nella casa solo dopo una segnalazione della figlia di Floriana, Alice, preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con la madre.
Il quadro che si era presentato alle forze dell'ordine era con il corpo di Floriana a terra senza vita, colpito da oltre quaranta coltellate. Riccone, aveva vegliato per due giorni la compagna morta e aveva anche tentato il suicidio, senza riuscirci, ingerendo candeggina e provando a tagliarsi i polsi.
È stato inoltre trovato un video fatto con il telefonino dalla donna prima della morte, mentre implorava il compagno di non ucciderla.