Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato due bandi che disciplinano le procedure ordinarie per il reclutamento di insegnanti di religione cattolica (IRC) nella scuola dell'infanzia e primaria e nella scuola secondaria. Si tratta di 1.928 posti, ripartiti tra le due procedure: 927 posti per la scuola dell'infanzia e della primaria e 1.001 posti per la scuola secondaria di primo e secondo grado. A questi si aggiungono altri 4.500 posti destinati alle procedure straordinarie, bandite contestualmente dal Ministero, così ripartiti: 2.164 posti per la scuola dell'infanzia e della primaria e 2.336 posti per la scuola secondaria di primo e secondo grado.
Le assunzioni, complessivamente, saranno quindi 6.428. La selezione si terrà a vent'anni dalla prima, e finora unica, procedura bandita nel febbraio 2004 in attuazione della legge 186/03, che istituiva i ruoli per l'insegnamento della religione cattolica. "Abbiamo deciso di bandire un nuovo concorso dopo 20 anni di fermo, nella consapevolezza che si tratta di una disciplina importante per la crescita degli studenti. Grazie a docenti competenti e motivati, avremo maggiori occasioni di approfondimento della nostra storia ma anche di confronto sui principi che rappresentano le radici della nostra civiltà", ha dichiarato Valditara.
"Premesso buona parte di coloro che sosterranno i concorsi per diventare docenti di religione sono precari, e siamo contenti che queste persone si stabilizzino, i concorsi di religione cattolica, non sono però la risposta di cui ha bisogno la scuola: c'è un tema che si chiama precarietà ed ha numeri impressionanti". A dirlo all'ANSA è Gianna Fracassi, segretario generale Flc Cgil che sottolinea anche come "la frequenza dell'ora di religione cattolica da parte degli studenti è sempre più bassa". I precari nella scuola, tra docenti e personale Ata, sono circa 250mila secondo quanto riferisce il sindacato.