Cronaca

Terreni per il Mater Olbia, una condanna per tentata estorsione

Due anni all'immobiliarista Alessandro Marini

Redazione Ansa

(ANSA) - TEMPIO PAUSANIA, 11 GIU - Si è concluso con una condanna e un'assoluzione il processo a Tempio Pausania per la vicenda dei terreni in cui è sorto il Mater Olbia, l'ospedale privato nato dalla partnership fra Qatar Foundation e Policlinico Gemelli e realizzato sulle ceneri dell'ex San Raffaele. Il collegio presieduto dalla giudice Caterina Interlandi ha inflitto due anni di reclusione per tentata estorsione all'immobiliarista di Codrongianus Alessandro Marini, assolto invece il suo socio in affari Luigi Bardanzellu di Olbia.
    L'inchiesta è partita nel maggio 2015, quando a capo della procura di Tempio c'era Domenico Fiordalisi che affidò le indagini al nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Sassari. Fu l'allora sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, a presentare denuncia per un presunto ricatto ai suoi danni e al fondo sovrano del Qatar legato a una causa di usucapione di un'area vicino all'ospedale nel periodo precedente la firma dell'accordo per la sua costruzione, nel maggio di nove anni fa.
    A poche ore dall'arrivo a Olbia dell'ex premier Matteo Renzi per la sottoscrizione dell'intesa, Marini avrebbe cercato di condizionare le trattative rivendicando la proprietà di alcuni terreni sui quali è poi sorto il Mater Olbia, minacciando di avviare una causa di usucapione.
    Secondo l'accusa, lo scopo di Marini sarebbe stato quello di far entrare nel progetto da un miliardo e 200 milioni di euro un consorzio di imprese di cui lui stesso era rappresentate insieme al socio Bardanzellu. (ANSA).
   

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