(ANSA) - RAVENNA, 12 GIU - Il tribunale di Ravenna in udienza
predibattimentale ha prosciolto Mirko Santarelli già
responsabile degli Arditi, e Domenico Morosini, dall'accusa di
aver violato la legge Mancino in occasione della commemorazione
del gerarca fascista Ettore Muti svoltasi di fronte al Cimitero
di Ravenna il 23 agosto 2020 con rito del presente e saluti
romani. "Oggi a Ravenna abbiamo vissuto un momento storico della
giustizia e del diritto", dice l'avvocato Francesco Minutillo,
difensore di Santarelli.
"Il diritto a commemorare i nostri martiri e defunti seguendo
il rito fascista compie dunque oggi un deciso passo in avanti"
dice l'avvocato Minutillo, autore del libro 'Anche i Fascisti
hanno Diritti'. La sentenza, dopo un'ora di camera di consiglio,
è del giudice Antonella Guidomei, il pm era Silvia Ziniti.
"Siamo riusciti a non andare neppure a processo" spiega
Minutillo, "la Procura aveva già abbandonato l'ipotesi della
legge Scelba ed aveva insistito solo proponendo la violazione
dell'art. 2 della legge Mancino reputando che il saluto romano
all'interno del rito del presente costituisse una simbologia del
Partito fascista e dunque di una associazione tesa a
propagandare e diffondere ideologie razziste. Ma per
l'integrazione del reato sarebbe stato necessario dimostrare che
l'associazione razzista esisteva ancora nell'attualità. Ovvero
qui ed oggi. Ma così non è stato, e, dopo la Cassazione lo
certifica anche un Tribunale di merito". (ANSA).
Saluti romani per Ettore Muti, prosciolti a Ravenna
Una delle prime applicazioni delle sezioni unite di gennaio