Cronaca

Stop del Consiglio di Stato alle motovedette alla Tunisia

Accolta l'istanza delle ong. Fdi attacca: "Dispetto al governo"

IL CONSIGLIO DI STATO, STOP ALLE MOTOVEDETTE ALLA TUNISIA

Redazione Ansa

Il consiglio di Stato blocca l'invio delle motovedette italiane alla Tunisia.

   Lo stop è arrivato con l'accoglimento dell'istanza cautelare di un cartello di ong che si erano viste respingere il ricorso al Tar. Il Tribunale amministrativo infatti aveva reputato legittimo l'accordo per l'invio di sei motovedette a Tunisi -con un impegno finanziario di 4,8 milioni di euro per la rimessa in efficienza e il trasferimento- considerandolo in linea con le decisioni prese a livello comunitario e da ultimo con la conferma della Tunisia quale paese di origine sicuro.

   Palazzo Spada ha invece accolto l'istanza cautelare, rovesciando la situazione. Una decisione criticata duramente da Fratelli d'Italia e definita "pericolosa" dalla responsabile per l'immigrazione Sara Kelany.

   "Bloccare in questo modo l'azione del governo tradisce una visione ideologica da parte di chi dovrebbe garantire, invece, terzietà e indipendenza", attacca il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti.

   Marco Scurria, vicepresidente di Fdi, parla di "dispetto all'azione di governo: garantire alla Tunisia un'adeguata fornitura di mezzi navali per neutralizzare le sortite degli scafisti rappresenta per l'Italia un dovere cui il Consiglio di Stato pone intralcio".

   Esultano invece le ong. "Come sostenuto anche dalle Nazioni Unite, fornire motovedette alle autorità tunisine vuol dire aumentare il rischio che le persone migranti siano sottoposte a deportazioni illegali", hanno commentato Maria Teresa Brocchetto, Luce Bonzano e Cristina Laura Cecchini del pool di avvocate che segue il caso. Soddisfatto il deputato di AVS Angelo Bonelli che ha parlato di "vittoria per i diritti umani e per la protezione delle persone migranti".

   La decisione del Consiglio di Stato arriva proprio nella Giornata mondiale del rifugiato, occasione in cui sia Papa Francesco sia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno lanciato un monito per la tutela dei rifugiati. Tutelare i rifugiati "è un obbligo internazionale e un dovere morale", ha sottolineato il capo dello Stato. Mentre il pontefice ha affidato a X il suo messaggio: "I volti, gli occhi dei rifugiati ci chiedono di non girarci dall'altra parte, di non rinnegare l'umanità che ci accomuna".

    Intanto il governo si prepara ad acquistare altri 100mila braccialetti monouso per la gestione dei migranti allo sbarco, dopo la fornitura da 450mila fascette aggiudicata a febbraio.

   Gli sbarchi proseguono con oltre 80 migranti arrivati a Lampedusa. E la guardia Costiera ha recuperato nel mare Jonio, ad un centinaio di miglia dalle coste calabresi, altri 9 corpi, vittime del naufragio di una barca a vela partita dalla Turchia.

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