Cronaca

Resta il divieto sulle anguille del Garda, ora un monitoraggio

Il Ministero conferma lo stop in vigore dal 2011 per la diossina

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 GIU - Resta il divieto di vendere e consumare anguille provenienti dal Lago di Garda, ormai in vigore da tredici anni, da quando si verificò l'allarme per la presenza di diossina. La nuova proroga arriva con un decreto del ministero della Salute, pubblicato in Gazzetta ufficiale.
    Secondo il provvedimento, lo stop durerà "fino a nuove disposizioni che saranno assunte sulla base della valutazione degli esiti del monitoraggio" della contaminazione di diossine.
    Il monitoraggio, secondo il decreto ministeriale firmato dal sottosegretario Marcello Gemmato, deve essere predisposto dal Laboratorio nazionale di riferimento per gli inquinanti organici persistenti alogenati negli alimenti e nei mangimi presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e Molise (Izsam) e l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna (Izsler). Il monitoraggio va predisposto sulla base della strategia che è stata definita nel 2022 per "verificare eventuali ed apprezzabili modifiche dei livelli di contaminazione rispetto agli esiti del Piano di monitoraggio condotto nel periodo 2015-2016 e di valutare la possibilità di revocare il divieto di commercializzazione delle anguille, seppur limitatamente a determinate categorie definite in base a caratteristiche morfologiche quali lunghezza o peso".
    Intanto il divieto resta in vigore, anche in base alla "relazione tecnica sugli esiti del campionamento e analisi delle diossine e dei Pcb (policlorobifenili, ndr) su campioni di anguille pescate dal Lago di Garda" trasmessa dall'Izsler nel dicembre del 2022. (ANSA).
   

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