Cronaca

Thomas, 16 anni in fuga da una vita senza uscita

Viveva con la nonna, studiava da parrucchiere e amava il calcio

Thomas Luciani

Redazione Ansa

Thomas non era un violento, non ha mai dato problemi del genere, amava giocare a pallone come tutti i 16enni. Era solo un 'bambino con dei problemi', un bambino però con una vita dura e già adulta da affrontare. Come tanti adolescenti. La sua fine tremenda domenica pomeriggio nel parchetto di Pescara per mano di due coetanei a forza di coltellate ha sconvolto tutti.

La famiglia nel frattempo si è affidata ad un legale, che va chiedendo di rispettare un rigoroso silenzio e confida nella giustizia. Eppure a Rosciano, comune dell'interno pescarese, dove fino a qualche mese fa risiedeva con la nonna Olga, c'è "sgomento. Non si parla d'altro", un po' come nella stessa Pescara, travolta dagli eventi, sorpresa da ciò che hanno fatto due ragazzi figli di 'brave persone'.

"Noi siamo incapaci di capire cosa sia successo - spiega il sindaco di Rosciano Simone Palozzo - E' impossibile capire come si possa arrivare a tutto ciò. Thomas lo conoscevamo tutti, era un bambino piccolo, mingherlino, mai fatto male a nessuno, mai gesti inconsulti. Finché è stato seguito qui dai nostri servizi sociali tutto filava liscio, poi la scuola a Pescara ha cambiato molto, qualche mancato ritorno a casa, qualche fuga. Lui è la vera vittima".

Sedici anni appena e già una vita difficile alle spalle. Il padre non l'aveva riconosciuto, la madre l'ha lasciato alla nonna che aveva poco più di 3 anni, nonna che oggi è sconvolta.

"La madre non vuole vederlo dentro una bara, non si può uccidere un ragazzino così. Era mingherlino, piccolino - ricorda - Era un ragazzo d'oro. Aveva i grilli che hanno tutti i ragazzi di questa età. Non era un drogato e non era un tossico".

Thomas aveva qualche piccolo precedente ma niente di grave, tanto che era stato mandato in nella comunità il Piccolo Principe in Molise, a Limosano, comune in alta collina vicino a Campobasso. E anche a Limosano avevano finito per conoscerlo tutti. Ma da quella comunità Thomas era fuggito più di una volta, l'ultima venerdì scorso. "Lo conoscevo e lo vedevo giocare a calcio con gli altri ragazzi ospiti. Venerdì il ragazzo si è allontanato da Limosano, facendo perdere le sue tracce. La denuncia ai carabinieri è scattata subito", ha detto la sindaca Angela Amoroso che lo conosceva come ospite della Comunità. Da Limosano andava a fare la scuola per parrucchieri a Campobasso.

Cosa sia successo veramente al Parco Baden Powell lo diranno le indagini, ma certo Thomas non sospettava nulla se da Limosano se ne era ritornato chissà come e da chi a Pescara due giorni prima. Per finire la sua piccola vita trafitto da 25 coltellate.
   

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