(ANSA) - CATANIA, 27 GIU - E' diventata definitiva la
condanna, emessa dalla Corte d'apello di Catania, a 12 anni di
reclusione per tentato omicidio e porto illegale di arma da
fuoco di Camillo Leocata, il 71enne che il 5 settembre del 2021
ha sparato un colpo di pistola ferendolo gravemente il
vicebrigadiere dei Carabinieri Sebastiano Giovanni Grasso, di 43
anni, che, fuori dal servizio, era intervenuto per aiutare suoi
colleghi a sedare una rissa nella chiesa di Santa Maria degli
Ammalati, frazione di Acireale, durante una Prima comunione. La
Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi dell'imputato,
assistito dall'avvocato Michele Ragone, che aveva sostenuto la
tesi dell'eccesso colposo di legittima difesa, e della Procura
generale di Catania e delle parti civili sull'esclusione delle
aggravanti.
Il movente della rissa, secondo la Procura, era da
collegare all'assegnazione dei posti in chiesa per la Prima
comunione anche del nipote dell'arrestato, i cui genitori sono
separati. Leocata ha sostenuto di essersi allontanato durante la
funzione per andare casa a prendere la pistola "dopo avere
percepito le minacce rivolte al figlio dai parenti dell'ex
moglie" e che, durante una colluttazione, ha sparato "contro una
persona che non ho ben capito che stesse facendo, se colpendo o
no mio figlio". Poi l'uomo sarebbe rimasto con la pistola in
mano "nonostante i Carabinieri gli avessero intimato più volte
di metterla giù, il tutto fino all'intervento di suo figlio che,
con un gesto repentino, gliela sfila dalla mano". (ANSA).
Spara in chiesa e paralizza Carabiniere, confermata condanna
Rissa durante Prima comunione,Cassazione rigetta i ricorsi