Cronaca

Valditara, giovani sono lampade che aspettano di essere accese

Istruzione centrale ma condizioni economiche influenzano molto

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 28 GIU - "Sono profondamente convinto che ogni giovane studente sia come una lampada ad olio che aspetta solo il fuoco per accendersi. La scuola innovativa deve essere quel fuoco". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara concludendo il discorso tenuto stasera al Castello di Miramare dando il benvenuto ai ministri del G7, i rappresentanti dell'Unione Europea, dell'Unione Africana, dell'Ucraina, del Brasile e delle Organizzazioni Internazionali, per il G7 Istruzione, i cui lavori si apriranno domani.
    Illustrando la scelta del luogo caduta su "Tirieste in quanto città che "rappresenta lo spirito del multilateralismo", Valditara ha riaffermato "il valore universale e il ruolo centrale dell'istruzione in merito a molte sfide globali e per raggiungere gli obiettivi del G7 di crescita sociale ed economica, accelerazione e sostegno dell'innovazione tecnologica, prosperità e pace". C'è un ostacolo da superare però perché l'istruzione crei "le condizioni per la vera indipendenza della persona, facilitando il suo sviluppo e la sua piena realizzazione": i dati hanno evidenziato che "le condizioni economiche e sociali di una persona influenzano in modo significativo il successo scolastico e la carriera professionale". Il ministro ha sottolineato che "vi sono ancora notevoli carenze di competenze e tassi elevati di abbandono scolastico precoce tra gli studenti più svantaggiati e i sistemi di istruzione non riescono a fornire loro un sostegno adeguato, o ad offrire percorsi di orientamento e di istruzione e formazione che incoraggino la realizzazione dei talenti variegati e multiformi dei giovani". È dunque "necessario cambiare rotta. Non possiamo permettercelo, soprattutto in un periodo di crescente instabilità e sfide internazionali, come l'accelerazione dello sviluppo dell'Intelligenza Artificiale".
    Dunque, "insieme, dobbiamo ripensare la missione dell'istruzione, promuovendo sistemi che facilitino lo sviluppo del potenziale di ciascuno, senza lasciare indietro nessuno".
    Occorre allora "acquisire una conoscenza più profonda e promuovere costanti progressi delle buone pratiche e migliori risultati di apprendimento". (ANSA).
   

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