Cronaca

Gastroenteriti sul Lago di Garda, individuato un norovirus

Permane il divieto di usare acqua a scopo potabile

In una foto d'archivio una caraffa riempita d'acqua di rubinetto

Redazione Ansa

   Resta in vigore il divieto di utilizzo dell'acqua della rete acquedottistica, anche per scopi alimentari nel Comune di Torri del Benaco, sulla sponda veronese del Garda, dove in questi giorni si sono verificati centinai di casi di gastroenterite, si sospetta - almeno per alcuni di essi - dovuti al norovirus, una delle cause più comuni per questa patologia.

    Il Comune è ancora in attesa degli esiti delle analisi sui campioni prelevati da diversi punti della rete dell'acquedotto.

    Sono circa 50 le persone che tra giovedì e venerdì si sono rivolte ai Pronto Soccorso degli ospedali di Peschiera del Garda, Villafranca, Bussolengo e Malcesine per sintomi quali nausea, vomito e diarrea. Per nessuno di loro si è reso necessario il ricovero. Altri si sono rivolti ai medici di base, o alle farmacie della zona. Complessivamente si stimano circa 300 i casi di gastroenterite. In due campioni analizzati, prelevati in pazienti rivoltisi al pronto soccorso, è stata identificata la presenza del norovirus. 

Che cos'è il norovirus

   Scoperti nel 1972, i norovirus "rappresentano uno tra gli  agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica", ricorda il sito dell'Istituto superiore di sanità italiano (Iss). "I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti, e cioè nausea, vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso si manifesta  anche una leggera febbre. La malattia non ha solitamente conseguenze serie, e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni".

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