Cronaca

Le vittime di Rupnik: 'Abusi anche durante le opere, via i mosaici'

La richiesta ai vescovi: 'Inappropriato che rimangano nelle chiese'

Marko Ivan Rupnik

Redazione Ansa

"Indipendentemente da ogni procedimento in corso verso l'autore, e indipendentemente dall'esito, quello che si chiede è che prevalgano ragioni di buon senso nel non utilizzare questi mosaici in sedi ecclesiali, anche indipendentemente dal valore artistico".

E' quanto scrive in una lettera indirizzata a diversi vescovi del mondo, Laura Sgrò, legale di cinque presunte vittime di abusi da parte del religioso e mosaicista, padre Marko Rupnik. L'esposizione dei mosaici nei luoghi di culto è "inappropriata", scrive Sgrò, e ritraumatizzante per le vittime che "quotidianamente devono confrontarsi con le conseguenze psicologiche che gli abusi hanno arrecato loro".

"Peraltro - aggiunge - è emerso che durante la realizzazione di alcuni mosaici, almeno una suora ha ricevuto molestie di natura sessuale anche sulle impalcature, mentre partecipava alla messa in opera del mosaico. Altre suore hanno raccontato di aver fatto da modelle per le opere di Rupnik, anche queste esposte in luoghi sacri, e mentre posavano sono state abusate". 
   

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