(ANSA) - MONZA, 16 LUG - "Abbiamo appreso con sgomento che la
Corte di Assise di Appello di Roma ha disposto la misura degli
arresti domiciliari in favore di Gabriel Christian Natale
Hjorth. Mai ci saremmo aspettati una tale decisione, addirittura
prima delle motivazioni della sentenza che ha trasformato
l'ergastolo in una pena di 11 anni e 4 mesi di reclusione.
"Questo è il baratro di tragedia in cui vivono i parenti
delle vittime e su cui riteniamo debba essere puntata
l'attenzione della collettività intera - ha proseguito
Piantadosi - baratro nel quale è precipitata Rosa Maria Esilio,
vedova di Mario, la cui unica residua consolazione era la
Giustizia".
Secondo la presidente delle Vittime del Dovere, associazione
della quale fa parte la vedova, "la misura degli arresti
domiciliari è stata disposta senza nemmeno prevedere alcun
risarcimento del danno in favore delle parti civili, in
particolare dei familiari, distrutti dal dolore di questo
delitto così efferato". (ANSA).
Vittime Dovere, 'indegni i domiciliari per l'omicidio Cerciello'
'L'unica consolazione per la vedova di Mario era la Giustizia'