Dopo il venerdì di passione negli aeroporti italiani per il bug informatico che ha provocato ritardi, cancellazioni e disagi a migliaia di viaggiatori si torna, lentamente, alla normalità. Il direttore generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi, aveva annunciato che sarebbero "servite altre 24 ore" per superare i disservizi causati dal problema all'aggiornamento del software di sicurezza Crowdstrike ma già dalle prime ore di sabato la situazione negli scali aeroportuali, ma anche negli ospedali e aziende, è apparsa sotto controllo.
A Fiumicino i sistemi operativi delle compagnie già dal pomeriggio di venerdì sono tornati in funzione. I voli cancellati sono stati cinque e i ritardi limitati tra i 20 e i 40 minuti. Una parte dei passeggeri, rimasti bloccati a terra a causa del bug, come quelli diretti negli Usa, e che hanno pernottato in alberghi, è stata "riprotetta" su una serie di voli.
Emergenze superate anche negli altri scali. In Toscana i sistemi informatici sono tornati perfettamente funzionanti e le compagnie hanno assicurato la riprotezione ai passeggeri che hanno visto rimanere a terra i propri voli: 24, ieri, da e per il solo scalo di Firenze. Alcuni altri su Pisa.
Pochi disagi anche a Napoli: a Capodichino voli regolari ma con un coefficiente di 'riempimento' più alto. Operativi anche gli aeroporti pugliesi con qualche ritardo ma nessuna cancellazione così come a Genova. A Torino Caselle ancora alcuni ritardi da smaltire, da attribuire alle compagnie e non all'aeroporto. Situazione normalizzata negli scali del Veneto, in Umbria un solo volo cancellato mentre a Trieste ritardi limitati a 15 minuti.
Chi non si è fatto scoraggiare dal bug informatico è stato il cantante Francesco Gabbani che ha raggiunto la Sardegna, dove era in programma il suo concerto, a bordo di un monoelica decollato dal campo volo di Collegno, alle porte di Torino.
Le ore di attesa in aeroporto si sono trasformate in una sorta di happening a Palermo dove il musicista Marcello Cirillo ha intrattenuto i viaggiatori improvvisando un piccolo concerto di 20 minuti, finito in un video diventato virale in rete, che ha allentato un po' la tensione.
Per quanto riguarda, invece, le strutture ospedaliere il down che ha colpito i sistemi informatici Microsoft a livello mondiale sembra non avere causato alcuna ripercussione. "Nessuna segnalazione né anomalia è finora arrivata da Asl e ospedali italiani", spiega il presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), Giovanni Migliore.
"Fiaso, fin dall'inizio dell'allarme internazionale, ha prontamente attivato un monitoraggio per permettere ad Asl e ospedali di comunicare in tempo reale disagi o interruzioni di servizio che, per fortuna, non sono avvenute. Questo significa che i nostri sistemi operativi hanno funzionato regolarmente, assicurando la tenuta dell'infrastruttura".