Cronaca

Sciopero ibrido in riviera, tra brindisi e chiusure

A Rimini protesta con i calici alzati, E-R pronta a fare i bandi

Spiaggia di Rimini (foto d'archivio)

Redazione Ansa

Il 'fischio d'inizio' della protesta, la cosiddetta 'serrata degli ombrelloni', il Sib-Fipe Confcommercio e la Fiba-Confesercenti l'avevano fissato per le 7.30. A quell'ora sul lungomare di Rimini è tutto un 'via-vai' di camminatori, runner più o meno velleitari, ciclisti, giovani coppie con il bimbo nel passeggino, turisti mattinieri diretti sulla spiaggia. Dove hanno trovato gli ombrelloni ben aperti.

D'altronde, nella città romagnola, la presa di posizione dei bagnini aderenti alle due sigle contro il caos delle concessioni balneari e contro lo stallo del Governo sul tema, era stata annunciata - alla vigilia - come una rivendicazione dolce e all'insegna dell'"ospitalità" con un brindisi insieme ai turisti all'ora di pranzo.

Così, a scorrere l'arenile riminese - punteggiato da 150 stabilimenti su quasi 20 chilometri - gli ombrelloni sono rimasti aperti come ogni giorno e poi alle 12 nelle zone degli aderenti ai due sindacati si sono alzati i calici con i clienti, spiegando e raccontando i perché del malessere e dei malumori che attanagliano la categoria dei balneari alla luce della direttiva Bolkestein. Un brindisi riuscito.

"Questo qui è un vero e proprio anno zero - racconta il presidente provinciale riminese di Sib-Fipe Confcommercio, Riccardo Ripa e titolare del bagno 108 - i clienti mi chiedono, 'ma allora non sappiamo se ci vediamo l'anno prossimo?' Io spiego loro la situazione e in questo senso la manifestazione è riuscita: li abbiamo coinvolti, li abbiamo sensibilizzati e abbiamo fatto capire che non sappiamo se sarà un arrivederci come ogni anno oppure un addio. La manifestazione, chiosa "è andata molto bene sia su Rimini che su Riccione".
 

E se a Rimini la protesta si è consumata con un tintinnio di bicchieri, più nord, è andata in scena dalle 7.30 alle 9.30 con gli ombrelloni chiusi. A Cesenatico, l'adesione è risultata pari al 100% e anche nel Ravennate il coinvolgimento è stato sostanzioso compreso quello del 'Papeete Beach', regno del glamour di Milano Marittima. Benché in forma ibrida - tra calici e fascette di plastica per stringere la tela degli ombrelloni - sulle spiagge emiliano-romagnole, spiega dalla Fiba-Confesrecenti il presidente regionale e nazionale, Maurizio Rustignoli, c'è stata "una grande adesione, al di sopra delle aspettative, in Romagna abbiamo avuto alcune località con un'adesione pari al 100%, un segnale di grande compattezza".

In attesa che qualcosa si muova a livello governativo - per questo sono state sospese le iniziative previste il 19 e il 29 - la Regione Emilia-Romagna, nei giorni scorsi, ha deciso di scrivere linee guida comuni e condivise per aiutare le amministrazioni costiere a fare le evidenze pubbliche per i bandi delle concessioni. "Il tempo delle promesse e delle chiacchiere - ha scandito l'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini - è finito: ora prendiamo noi in mano la situazione e portiamo i balneari verso un approdo sicuro. Facciamo da soli". 
   

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