(ANSA) - RIMINI, 10 AGO - Il 27 giugno dell'anno scorso aveva
improvvisamente deciso di sospendere l'attività senza fornire
spiegazioni ai 72 dipendenti che si erano trovati davanti alla
dura realtà di un'azienda con milioni di debiti. Un anno dopo il
Melograno, storica azienda di Santarcangelo fondata nel 1987 da
Claudio Coli, specializzata nella produzione di frutta e verdura
di quarta gamma (lavata, preparata e pronta al consumo) e di
altri prodotti alimentari, tra cui succhi di frutti, si trova al
centro di un'indagine della Guardia di Finanza per bancarotta
fraudolenta.
La discesa vertiginosa di un'industria fiorente inizia dopo
che il 14 dicembre 2023, con la sentenza del giudice Francesca
Miconi, era stata aperta la procedura di liquidazione con la
nomina del curatore Davide Gattei. Nei giorni scorsi, i
Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di
Rimini, coordinati dal sostituto procuratore Daniele Paci, hanno
dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo
convalidato dal Gip del Tribunale di Rimini, di 41 unità
immobiliari tra uffici, stabilimenti industriali e terreni
edificabili per un valore di 17 milioni di euro.
Sono 4 gli indagati, tra cui 3 consulenti finanziari, un
cittadino bulgaro, uno svizzero e un italiano residente in
Calabria, ma con uffici in Svizzera e negli Emirati Arabi. I
procacciatori d'affari che dovranno rispondere dell'ipotesi di
concorso un bancarotta fraudolenta, hanno sedi operative tra
Roma, Rimini e Cosenza. Secondo le indagini del Nucleo di
Polizia Economico Finanziaria era in atto un piano per sottrarre
il patrimonio immobiliare della società, quindi capannoni,
uffici e terreni al controllo del giudice fallimentare. (ANSA).
Ipotesi bancarotta, indagati e sequestro 17 milioni a Rimini
Da Gdf. Piano per sottrare beni di azienda in liquidazione