(ANSA) - CAGLIARI, 21 AGO - "Quello che veramente non
funziona è che le Regioni del nord sono Regioni che sono state
infrastrutturate negli ultimi decenni con i soldi di tutti i
cittadini italiani. Sono diventate Regioni ricche, sono
diventate Regioni trainanti con l'aiuto di tutti, con i soldi
dello Stato.
"I servizi essenziali non sono stati definiti e già questo è
un tradimento perché - spiega la presidente - comunque era
fondamentale definire quelli che erano i livelli essenziali di
assistenza, rispetto alla legge di autonomia differenziata.
Invece si è voluto correre, si è voluto mettere le bandierine
indipendentemente dal fatto di poterli definire correttamente,
indipendentemente dal fatto di capire cos'è il fondo di
perequazione, con quali soldi gli eventuali distanze vengono
colmati. Tutto questo non è stato definito, invece si è scelta
una legge procedurale che semplicemente sancisce il fatto che le
Regioni del nord saranno diverse dalle Regioni a statuto
speciale e dalle Regioni del sud perché potranno procedere
semplicemente per conto loro".
"Il Veneto - osserva Todde - si è portato avanti nella
richiesta di materie, ma faccio un esempio pratico: pensate alla
trattativa con l'Europa, che non è una competenza che comporta
la definizione di Lea. Voi pensate veramente che una Regione che
può avere forza come la Lombardia o il Veneto possano trattare
in Europa in maniera più o meno forte rispetto alla Calabria o
rispetto alla Sardegna? Ecco, questo sicuramente non aiuta la
sussidiarietà del nostro Paese, quindi anche per questi motivi
l'autonomia differenziata va combattuta". (ANSA).
Todde, l'autonomia differenziata mina sussidarietà del Paese
Governatrice sarda, 'legge è ingiusta e va combattuta'