Cronaca

Maxi rogo a Roma, i soccorritori feriti rischiano la vita

Un pompiere ha il 54% del corpo ustionato. La Procura apre un fascicolo

Redazione Ansa

Rischiano la vita i quattro soccorritori avvolti dalle fiamme mentre tentavano di spegnere il maxi rogo divampato nel pomeriggio di ieri nel pratone di Torre Spaccata a Roma. Il caposquadra dei pompieri e i tre volontari della Protezione civile hanno ustioni diffuse e sono ricoverati all'ospedale Sant'Eugenio.

"Sono in prognosi riservata e in pericolo di vita" ha reso noto stamattina il direttore del Centro Grande Ustionati del nosocomio dell'Eur, Giuseppe Spaltro. Il più grave è il pompiere 51enne. L'unico per ora non intubato, ma presenta le ustioni più gravi per estensione e profondità. Interessano il 54 per cento del corpo. In tre verranno operati la prossima settimana. I medici rimuoveranno la "parte necrotica" delle ustioni ed effettueranno una "copertura" con innesti da donatori del Banco della pelle di Cesena.

Dopo il primo intervento ce ne saranno con ogni probabilità altri. Intanto vanno avanti le indagini per far luce sulle cause del violento incendio che ha interessato l'area verde che abbraccia i quartieri di Torre Spaccata e Cinecittà, alla periferia est della Capitale. La Procura è in attesa delle informative da parte dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine intervenute ieri. Dopo la trasmissione a pizzale Clodio dell'incartamento si procederà all'apertura formale del fascicolo di indagine. Al momento non si escluderebbe alcuna pista: dal rogo accidentale alla matrice dolosa.

Le fiamme, alimentate dal vento, si sono propagate con rapidità. In un video diventato virale si vedono gli attimi in cui il fuoco divora il mezzo Graelion della Protezione civile, andato completamente distrutto. E stamattina al Sant'Eugenio è arrivato l'abbraccio delle istituzioni ai feriti. "Sono qui per mostrare vicinanza alle famiglie, ai vigili del fuoco e alla Protezione civile. Qui c'è un reparto di grande eccellenza e sono seguiti al meglio" ha detto il presidente della Regione Francesco Rocca. Secondo il governatore si dovrà "aumentare la forza di risposta per gli incendi boschivi. E' stata un'estate drammatica. Il cambiamento climatico va affrontato e non dobbiamo essere negazionisti su questo".

E ha sottolineato: "Bisogna spostare l'attenzione sul tema delle risorse che si devono dedicare per prevenire gli incendi. Faremo un'analisi a brevissimo delle risorse che sono nella prossima finanziaria regionale".

A recarsi al nosocomio dell'Eur anche l'assessore regionale al Bilancio Giancarlo Righini, l'assessore capitolino al Personale, Andrea Catarci e il direttore della Protezione civile di Roma, Giuseppe Napolitano che lancia un appello ai cittadini a "donare il sangue all'ospedale Sant'Eugenio per i quattro soccorritori rimasti gravemente feriti". "La donazione - ha sottolineato - è il motore delle attività sanitarie e, notoriamente, i mesi estivi sono quelli più delicati. Un piccolo gesto può risultare determinante per aiutare queste persone".

 

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