(ANSA) - CASERTA, 24 AGO - Riscontrare le affermazioni
relative ai quattro omicidi confessati e verificare se tra i
circa trenta anziani assistiti negli ultimi dieci anni anche
altri possano essere stati uccisi: si orienta su questi due
filoni, secondo quanto si è appreso, l'attività investigativa
dei carabinieri di Caserta ai quali ieri si è costituito Mario
Eutizia, il 48enne senza fissa dimora che si è auto accusato di
aver provocato la morte di quattro persone che stava assistendo,
somministrando loro delle potenti dosi di farmaci, perchè, ha
detto agli inquirenti, non voleva più vederli soffrire.
Nell'immediato, però, obiettivo dei carabinieri, coordinati
dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, è quello di
individuare i due pazienti di Latina che l'uomo ha detto di aver
ucciso dieci anni fa, senza però ricordarsi i nomi. Su questi
due delitti, risalenti appunto al 2014, Eutizia ha detto di non
poter fornire indicazioni più specifiche avendo subito il furto
del borsello con effetti personali e il cellulare nel quale
erano registrati i nomi mentre dormiva su una panchina.
Gli investigatori hanno potuto invece accertare l'identità
degli ultimi due decessi confessati da Eutizia, avvenuti pochi
mesi fa: quello dell'89enne Luigi Di Marzo, morto a Casoria
(Napoli) nel dicembre scorso, e del 96enne Gerardo Chintemi,
deceduto a Vibonati (Salerno) nel marzo di quest'anno. (ANSA).
Badante killer: indagini su tutti gli anziani assistiti
Verifiche sui 4 casi confessati, da identificare vittime Latina