(ANSA) - CASERTA, 27 AGO - Si erano creati un proprio
villaggio per le vacanze a Castel Volturno, a due passi dal
mare, con villette tutte abusive, quasi una piccola enclave del
clan Belforte di Marcianise. E' quanto emerso dall'indagine
della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha emesso un
decreto di sequestro preventivo per 43 immobili edificati su
suolo demaniale in località Bagnara di Castel Volturno, sette
dei quali occupati appunto da prossimi congiunti dei due capi e
fondatori del clan Salvatore e Domenico Belforte, da anni in
carcere; c'erano la sorella e il fratello dei due boss, ovvero
Rosa e Pasquale, con i propri familiari, in totale una ventina
di appartenenti alla famiglia criminale sulle complessive 65
persone identificate e sgomberate dai carabinieri e dalla
Guardia Costiera dell'ufficio marittimo di Pozzuoli nelle 43
villette finite sotto sequestro.
Il provvedimento emesso dalla Procura sammaritana
(Procuratore Pierpaolo Bruni e sostituto Nicola Camerlingo) è
stato anche convalidato dal giudice per le indagini preliminari.
Le villette, è emerso dagli accertamenti realizzati su delega
della Procura dai Carabinieri di Mondragone (Reparto
Territoriale e Tenenza di Castel Volturno) e dalla Guardia
Costiera, sono state realizzate a partire dal 1980 in un'area
demaniale e costiera, soggetta a vincolo, senza che nessuno
denunciasse nulla, enti locali compresi; eppure le case sono
state realizzate negli anni, prima venivano utilizzati dei
container, poi sono stati tirati su manufatti in muratura e
quindi sono satate edificate le villette. L'indagine che ha
portato al sequestro è stata voluta dalla Procura di Santa Maria
Capua Vetere anche per dare un segnale alla cittadinanza.
(ANSA).
Villaggio vacanze del clan a Castel Volturno, arriva sequestro
Enclave Belforte su litorale, pm invia Cc e Guardia Costiera
