(ANSA) - GENOVA, 14 SET - "Il vero nemico della politica non
è la magistratura, ma la politica stessa che ha costruito la
gabbia in cui si è rinchiusa. Io per provare a cambiare questa
politica ho fatto quanto potevo e ho pagato di persona".
"Se al mugugno sommesso, o peggio, al sorriso a mezza bocca
di chi spera di prendere il posto dell'inquisito di turno non
subentrerà il coraggio di cambiare allora - prosegue - avanti il
prossimo, come dice una nota canzone, gli lascio il posto mio".
"Credo che lo scontro non sia tra Toti e i magistrati di
Genova, ma tra una politica ipocrita che ha approvato e
applaudito leggi morali, anzi moraliste e i pochi che credono in
una democrazia liberale dove le persone vengono giudicate sui
fatti e non sui pregiudizi. Purtroppo neppure la lezione ligure
ha indignato a sufficienza la politica per innescare un
cambiamento", aggiunge.
"Chi oggi sussurra che si poteva tenere duro e andare fino in
fondo con venti anni di processi, fa spesso parte di coloro che
non ho sentito esprimere mezzo giudizio su quanto accaduto
questa estate - attacca -. Senza ricordare che grazie a quella
politica che ha conquistato la fiducia delle imprese e
contributi economici indispensabili per la vita pubblica, magari
occupa la poltrona da cui ritiene di poter dare buoni consigli".
(ANSA).
Toti, il nemico non è la magistratura ma la politica
'Chi dice che potevo tenere duro prima ha taciuto'