Quello di Giovanni Toti "era un partitino" che aveva "sempre bisogno di soldi". Ma l'ex governatore "è diventato un amico" da aiutare "visto che c'erano sempre elezioni".
Le dichiarazioni a caldo dell'anziano imprenditore entrano a gamba tesa nella campagna elettorale per le regionali della Liguria, con le liste dei partiti ancora da chiudere. Era stato lo stesso sindaco Marco Bucci il giorno dell'ufficializzazione a candidato presidente per il centro destra a mettere alcuni paletti: "per la campagna elettorale useremo solo i soldi dei partiti", aveva precisato prendendo dichiaratamente le distanze dal modus operandi dell'ex governatore e poche ore prima di sapere che Toti aveva deciso di patteggiare.
Un patteggiamento che aveva portato, a catena, a quello degli altri due imputati, Spinelli e l'ex presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Ma che per l'anziano imprenditore è stata più una pillola amara da buttare giù che una liberazione. "I miei avvocati mi hanno consigliato di patteggiare perché lo hanno fatto Toti e Signorini. Io però non volevo, assolutamente. Ma se un medico dice che devi prendere la Tachipirina alla fine la prendi", il ragionamento di Spinelli.
E così Spinelli continua il suo sfogo. "C'erano campagne politiche sue, campagne politiche del sindaco di Genova, campagne politiche a Savona, e il suo è un partitino... però all'ultima cena elettorale eravamo in 600 e io sono quello che gli ha dato meno di tutti". E poi, riferito alle intercettazioni in cui dice a Toti 'stai calmo', sottolinea: "Gli dicevo così proprio perché per lui in ogni momento arrivava una elezione. Ma non c'era niente di particolare, ci conoscevamo e basta, in nove anni siamo diventati amici. Pensi che dovevo essere io il candidato del centrodestra nove anni fa, ho detto no, poi è venuto fuori Toti. E allora io ho dato i soldi sia a lui che alla Paita (nel 2015 candidata per il centrosinistra, ndr). Tutto registrato".
Spinelli ci tiene a chiarire una cosa: "è stato fatto tutto alla luce del sole, tutto regolare, tutto lecito e comunque non finisce qui: farò ancora sentire le mie ragioni". E, come dice anche il suo legale Alessandro Vaccaro, "con Toti in nove anni è anche nata un'amicizia".