(ANSA) - GENOVA, 19 SET - Dimesso tre volte dall'ospedale con
la diagnosi di una lombosciatalgia muore otto giorni dopo per
una dissezione aortica. La vittima di quella che per la procura
di Genova è una colpa medica è Daniele D'Amato, 48 anni zio
della campionessa olimpica Alice vincitrice della medaglia d'oro
alla trave.
Inoltre, sempre a parere dell'accusa, non lo avrebbe
trattenuto in osservazione ma lo ha dimesso poco prima delle 14.
Quattro ore più tardi D'Amato è andato al pronto soccorso del
San Martino sempre lamentando una lombosciatalgia acuta. Qui è
stato preso in carico da un medico che gli ha prescritto una
radiografia alla colonna lombosacrale. A quel punto è subentrato
un secondo medico che ha controllato i risultati, ha effettuato
una visita ortopedica e fissato "erroneamente la diagnosi in
lombalgia muscolo scheletrica senza approfondire il caso e
omettendo di trattenere il paziente in ospedale per adeguato
monitoraggio", dimettendolo poco dopo le 21.
Tre giorni dopo, però, lo zio della campionessa è tornato di
nuovo in ospedale dove sono stati fatti accertamenti più
completi. Il 28 gli è stata diagnosticata una dissecazione
aortica ed è stato deciso per un intervento chirurgico
d'urgenza. L'uomo è deceduto il 1 giugno. (ANSA).
'Ha lombalgia' ma è dissezione aortica e muore, medici indagati
La vittima è lo zio dell'oro olimpico Alice D'Amato