(ANSA) - COSENZA, 20 SET - "Isabella Internò - ha detto
Primicerio nella sua requisitoria - è la mandante e concorre
nell'omicidio di Denis Bergamini, la cui colpa è stata quella di
aver chiuso la loro relazione e di non averla sposata per
salvare l'onore dopo l'aborto di due anni prima".
L'udienza si è aperta con un'introduzione del procuratore di
Castrovillari Alessandro D'Alessio che ha ribadito, dopo averlo
fatto ieri, come, a suo avviso il delitto sia maturato in un
"contesto patriarcale".
"Bergamini - ha poi spiegato Primicerio - pur volendo tenere
il bambino, non avrebbe mai voluto sposarla a causa del suo
carattere ossessivo".
Per il magistrato la Internò "stolkerizzava e ha continuato a
farlo fino alla fine" Denis Bergamini, "nonostante la loro
relazione fosse chiusa da tempo". Tra le aggravanti è stata
richiesta la premeditazione e i motivi abietti o futili.
"Internò - ha affermato D'Alessio - ha agito con volontà con
persone in corso di identificazione. Isabella Internò ha tradito
l'affetto che il ragazzo aveva per lei, ha esasperato lei il
rapporto e pur di salvare l'onore non ha esitato ad agire come
sappiamo. Per il tempo trascorso, però, merita le attenuanti
generiche e per questo che non chiediamo l'ergastolo, ma 23 anni
di reclusione".
Per la Procura sono fondate e rilevanti le dichiarazioni di
Tiziana Rota, moglie del calciatore Maurizio Lucchetti e amica
intima in quegli anni in Internò. A lei, la Internò avrebbe
confidato che se Bergamini non fosse tornato su suoi passi
sarebbe stato "un uomo morto, perché mi ha disonorata, deve
tornare da me perché io lo faccio ammazzare".
Il processo è stato poi rinviato al 23 quando parleranno i
legali di parte civile che dovrebbero occupare anche il 24. Il
27 e 30 è prevista l'arringa difensiva ed eventuali repliche
dell'accusa ed il primo ottobre dovrebbe esserci la sentenza.
(ANSA).