Cronaca

Arriva Doglio, punta a 7mila nuovi posti nelle carceri

Nominato commissario per l'edilizia penitenziaria, gestirà 250 milioni

L'interno di un carcere in una foto di archivio

Redazione Ansa

Nordio lo aveva definito un "programma imponente", che sarà "realizzato speditamente" per far fronte all'emergenza del sovraffollamento delle carceri, popolate da oltre 61mila detenuti e con numeri in netto aumento anche per il preoccupante fenomeno dei suicidi. È un obiettivo complesso e ambizioso quello affidato al super manager romano Marco Doglio, nominato dal governo commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria.

   Nel piano nazionale a medio e lungo termine - poco più di un anno - che il nuovo incaricato dovrà portare avanti, Doglio avrà a disposizione i 250 milioni di investimenti già stanziati dall'Esecutivo per la creazione di settemila nuovi posti detentivi sui diecimila totali che servirebbero a pareggiare i numeri attuali. Del resto è quanto prevede il decreto 'Carcere sicuro', approvato lo scorso luglio, a cui in fase di conversione è stata aggiunta l'introduzione di un commissario, che "dovrà provvedere alla realizzazione delle opere necessarie per far fronte alla grave situazione di sovraffollamento degli istituti penitenziari", restando in carica fino al 31 dicembre 2025 e avvalendosi di uno staff di cinque esperti.

   Secondo il report che Doglio avrà di fronte, l'urgenza è alleggerire i penitenziari con nuove strutture, soprattutto per far fronte agli indici di sovraffollamento - la media è passata da 115 a 131 in due anni - con il massimo toccato nei grandi istituti di San Vittore a Milano (qui quasi un migliaio di detenuti su 448 posti disponibili), Taranto e Regina Coeli a Roma. Nel cronoprogramma del 'piano nazionale di interventi per l'aumento di posti detentivi e per la realizzazione di nuovi alloggi destinati al personale della polizia penitenziaria', ci sono già alcuni interventi indicati (ad esempio quelli per la casa circondariale di Brescia Canton Monbello) che il commissario recupererà agevolandone la velocità di esecuzione, come la realizzazione di nuovi edifici in caserme dismesse sulla scia di quanto sta già sta avvenendo a Grosseto.

    Doglio, 65 anni, ne ha maturati più di venticinque di esperienza nel ruolo di direttore finanziario nel settore infrastrutture e reti e negli ultimi quindici anni come amministratore delegato del settore immobiliare. È stato fino al 2022 responsabile della direzione immobiliare di Cassa depositi e prestiti. Tra gli incarichi precedenti, anche quello di Head of real estate italy di Ubs, di amministratore delegato e direttore generale di Fabrica Sgr, direttore finanziario in Rete ferroviaria italiana e in Beni stabili, direttore finanziario di Acea e di Aeroporti di Roma, oltre ad essere manager del dipartimento di finanza di Autostrade.

    La nomina di Doglio "è la dimostrazione che non serviva uno 'svuotacarceri', ma un piano di edilizia penitenziaria che solo in seguito possa consentire di assumere provvedimenti clemenziali per scelte e non per necessità come avvenuto fino ad oggi", commenta il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. E il suo collega, Andrea Ostellari, aggiunge soddisfatto: "Il governo migliorerà le condizioni dei nostri istituti di pena, con spazi adeguati per la detenzione, la formazione e il lavoro dei detenuti, e di garantire agli agenti e al personale tutto più sicurezza". 

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