(ANSA) - CAGLIARI, 04 OTT - Si profila uno stop per la
vicenda giudiziaria legata ad alcune nomine fatte in Regione e
ritenute illegittime dalla procura di Cagliari. Ventidue gli
imputati per i quali il pm Andrea Vacca ha chiesto il rinvio a
giudizio.
Questa mattina davanti al giudice dell'udienza preliminare
Roberto Cau, il pm ha sollevato la questione di legittimità
costituzionale della norma appena approvata con la riforma
Nordio che ha abrogato l'abuso d'ufficio, uno dei reati
contestati dalla Procura insieme alla tentanta corruzione,
induzione indebita, turbativa d'asta e falso. Il giudice ha
fissato la prossima udienza all'8 novembre, quando gli avvocati
della difesa replicheranno alla richiesta del pubblico
ministero. Tutto il pool difensivo si è già pronunciato
chiedendo il proscioglimento dei 22 imputati.
Sotto la lente della procura ci sono le nomine della
direttrice generale della presidenza della Giunta regionale,
Silvia Curto, e del dg della Protezione civile Antonio Pasquale
Belloi: entrambi, secondo l'accusa, non avrebbero avuto i
requisiti. Al centro dell'inchiesta anche gli incarichi del 2020
al vertice dell'Aspal e quelli alla direzione del Servizio
attività estrattive e recupero ambientale dell'assessorato
del'Industria.
Con le persone già citate, sono imputate la stessa Slvia
Curto, l'amministratore unico dell'Arst Roberto Neroni, Gianluca
Calabrò, Emilio Fiorelli, Barbara Porru, Giancarlo Orrù, Silvia
Cocco, Nicola Giuliani, Marco Santoru, Francesca Piras, Damiana
Palmira Pedoni, Gianfranco Porcu, Enrico Garau e Pasquale Onida.
(ANSA).
Nomine Regione sarda, processo rischia stop dopo riforma Nordio
Il pm di Cagliari solleva questione legittimità costituzionale