Cronaca

Indagini su una dose al Fentanyl, 'nessun allarme in Italia'

Operazione anche sotto copertura a Perugia e arresti per spaccio

Fentanyl

Redazione Ansa

   Il caso Fentanyl "non esiste", né a Perugia né nel resto d'Italia. Non c'è diffusione di questo pericoloso oppioide sintetico altamente letale, una percentuale del quale era stata ritrovata lo scorso aprile su un campione di sostanza stupefacente segnalato ai servizi sanitari da una cooperativa socio-sanitaria che opera in provincia di Perugia.

    La dose - con il 50% di eroina, il 30% di codeina, il 15% di diazepam ed il 5% di Fentanyl - era stata spontaneamente consegnata alla cooperativa da una tossicodipendente. Il procuratore di Perugia Raffaele Cantone ha evidenziato "qualche stranezza, sia in riferimento alle percentuali estremamente elevate di eroina e Fentanyl, sia in merito alle modalità di reperimento". Su questo aspetto particolare gli accertamenti sono ancora in corso.

    Ma in una conferenza a Perugia, lo stesso procuratore Cantone, il direttore del Servizio centrale operativo della polizia di Stato, Vincenzo Nicolì, e il questore Fausto Lamparelli hanno illustrato stamani i risultati dell'ampia indagine sulla vicenda, coordinata dalla Procura di Perugia, con l'impegno della Squadra mobile della questura, del Servizio centrale operativo, del Servizio polizia scientifica e della Direzione centrale per i servizi antidroga, ed hanno assicurato che non esiste alcun allarme Fentanyl.

    Sono state analizzate dai laboratori del Servizio polizia scientifica di Roma le componenti chimiche contenute in tutti i campioni di stupefacente sequestrato in strada nel capoluogo umbro nel corso degli ordinari servizi antidroga e non sono state rilevate tracce di Fentanyl. Analoga attività, con stesso esito negativo, è stata svolta da carabinieri e guardia di finanza.

    Si è fatto ricorso anche ad operatori sotto copertura ed è stato avviato il monitoraggio del web e del dark-web, che, proseguito per mesi, non ha portato all'individuazione di siti specificatamente rivolti al mercato perugino e italiano.

    Le indagini hanno consentito di trarre in arresto il presunto spacciatore della dose di eroina contenente il Fentanyl, un cittadino nigeriano di 26 anni, già noto alle forze di polizia.

    A Perugia gli agenti sotto copertura hanno acquistato dagli spacciatori almeno tre dosi per ognuno, al fine di poter avere riscontri maggiori sulla presenza o meno del Fentanyl.

    Complessivamente sono stati individuati e arrestati sette presunti spacciatori, tutti stranieri e quasi tutti irregolari in Italia. Tutta la droga sequestrata è stata sottoposta ad analisi nei laboratori della polizia scientifica di Roma, che non ha riscontrato la presenza di Fentanyl.

    "Una delle attività che abbiamo svolto - ha inoltre spiegato il direttore del Servizio centrale operativo della polizia - è stata anche di carattere informativo, quindi ci ha consentito di verificare che effettivamente non c'era offerta di dosi contaminate con il Fentanyl e di fare attente verifiche sul web in merito alla difficoltà con cui in Italia sarebbe possibile approvvigionarsi di Fentanyl".  

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