Cronaca

Traffico droga in Trentino, sgominata organizzazione criminale

Misure cautelari per 34 persone, sequestrati beni e contanti

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 09 OTT - Un'organizzazione criminale gestita da cittadini italiani e albanesi e dedita al traffico di stupefacenti, all'approvvigionamento di droga per lo smercio al dettaglio e al controllo delle piazze di Trento, Roberto e Riva del Garda. È quanto scoperto nel corso di un'investigazione effettuata dal Commissariato di polizia e dai carabinieri di Riva del Garda, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Trento e della Procura di Rovereto.
    L'indagine ha portato all'esecuzione di 34 misure cautelari sul territorio provinciale e al sequestro di stupefacenti per un valore stimato di oltre 160mila euro, assieme a un appartamento e diversi beni di lusso (tra cui orologi e vini pregiati).
    Arresti e perquisizioni sono state effettuate anche nel corso dell'ultima notte e nella mattina di oggi.
    "Un'operazione nata da un'intuizione investigative delle forze dell'ordine che è riuscita a intravedere, di fronte a reati singoli e comuni, le evidenze della presenza di un'organizzazione criminale complessa, composta da italiani e albanesi e finalizzata allo spaccio di ingenti quantità di stupefacenti. Si tratta di un'ulteriore spallata che diamo alla criminalità organizzata a livello locale", ha detto la sostituto procuratore Patrizia Foiera in conferenza stampa.
    Le indagini sono partite da alcuni casi di spaccio avvenuti a Riva del Garda nella primavera del 2022. "L'attività investigativa parte in un momento di grande allarme sociale per quanto riguarda il tema della sicurezza pubblica, dimostrando la grande e costante attenzione delle forze dell'ordine per quanto avviene sul territorio. La collaborazione tra polizia, carabinieri e Procure ha poi permesso di ricostruire un quadro complesso, che ha portato all'individuazione di un'organizzazione criminale vera e propria", ha affermato la procuratrice di Rovereto, Orietta Canova.
    A quanto riferito dal vicequestore Raffaele Federici, si è trattato della più importante operazione del commissariato di Riva. (ANSA).
   

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