(ANSA) - PESARO, 11 OTT - E' proseguito oggi il processo per
l'omicidio di Pierpaolo Panzieri, il 27enne pesarese ucciso
nella sua abitazione con 23 coltellate da Michael Alessandrini,
nella notte del 20 febbraio 2022. Oggi, alla Corte di Assise di
Pesaro, sono state ascoltate alcune testimonianze, tra queste
quella del dirigente della squadra mobile Paolo Badioli e del
medico legale Angelo Montana.
Durante l'udienza, allo scopo di confermare o smentire la
premeditazione e l'efferatezza dell'omicidio, sono emerse alcune
prove e dati forniti dai testimoni. Vi è il messaggio che
Alessandrini ha mandato a un amico prima dell'omicidio dove lo
invita a non recarsi a cena con loro. C'è poi una lattina di red
bull che Alessandrini ha nascosto dietro la lavatrice, nel bagno
di casa di Pierpaolo, invitandolo poi a cercarlo dicendo di
"aver nascosto una sorpresa" e, proprio mentre il 27enne si
sarebbe recato nel prendere la lattina, sarebbe iniziata
l'aggressione da parte di Alessandrini.
La difesa si è soffermata sul foglio con l'orario dei treni
che Alessandrini avrebbe usato per spostarsi fuori dall'Italia,
recante, in basso a sinistra, una data successiva all'omicidio.
Dalle ricostruzioni del dottor Montana è emerso di come
l'aggressione nei confronti di Pierpaolo sia da dividere in due
momenti: il primo in piedi, dove avrebbe ricevuto 8 colpi, ed il
secondo, con il 27enne ormai a terra, che vede la consumazione
dei restanti 15 colpi. La causa principale della morte risulta
lo shock emorragico e l'insufficienza respiratoria, la lesività
maggiore è stata procurata da arma bianca con una ferita al
collo che ha lesionato la carotide. Il tempo di agonia e di
morte è stato stimato tra i 4 e i 10 minuti. Sono stati
ritrovati inoltre segni di morso sul naso e sulle mani di
Pierpaolo, così come ferite da taglio sulle mani di quest'ultimo
provocate da una difesa attiva.
L'udienza proseguirà mercoledì 16 ottobre, dove sarà
ascoltata la famiglia di Panzieri. (ANSA).
Omicidio Panzieri, ascoltati testimoni e medico legale
Alessandrini a un amico quella sera: "non venire a cena"