Cronaca

Scoperta una maxi discarica abusiva con amianto nella Terra dei Fuochi

Circa 200 mila metri cubi di rifiuti accumulati illecitamente su un'area di 10 chilometri quadrati nei pressi di un'oasi naturale

Redazione Ansa

Circa 200 mila metri cubi di rifiuti accumulati illecitamente su un'area di 10 chilometri quadrati, tra cui migliaia di pezzi di amianto, ma anche guaine bituminose, batterie al piombo, materiale in plastica e ferro, sono stati sequestrati a Villa Literno, comune del Casertano ricadente nella Terra dei Fuochi, dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Caserta; l'area sorge nei pressi dell'Oasi naturale delle Soglitelle.
    I militari hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura guidata da Maria Antonietta Troncone, che ha aperto un fascicolo per inquinamento ambientale, al momento senza indagati. Nell'area sequestrata sono in corso dei lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, affidati ad una società greca con sede operativa a Milano da una società committente che produce energia elettrica, anch'essa avente sede nel capoluogo lombardo, e che ha acquistato, è emerso dalle indagini, il diritto di superficie sull'area da una società di Castel Volturno.
    Le indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord sono scattate dopo un controllo dell'area da parte dei Carabinieri del Nipaaf, che hanno sorpreso un escavatore mentre usava rifiuti per lavori di livellamento. E' stato accertato che l'enorme massa di rifiuti pericolosi era presente già da tempo nell'area, e che le ditte a lavoro per l'impianto fotovoltaico non avevano responsabilità circa l'abbandono illecito, ma stavano comunque usando il materiale per riempire e livellare il terreno, rialzandolo fino quasi a due metri rispetto al livello del suolo. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici Arpac, che hanno campionato i rifiuti constatandone la pericolosità, e accertando anche l'assenza in capo alle due ditte di documentazione relativa alla provenienza dei rifiuti e di autorizzazioni al riempimento terra. Senza l'intervento dei carabinieri è probabile che i rifiuti sarebbero stati lentamente interrati. L'area è stata affidata in custodia giudiziale al sindaco di Villa Literno. 
   

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