(ANSA) - BOLOGNA, 22 OTT - "Qui la situazione è un disastro,
l'acqua è arrivata ovunque. La palestra è inutilizzabile, siamo
senza riscaldamento, la centrale elettrica è andata e stiamo
utilizzando un generatore per la luce e i pasti, in garage ci
sono oltre due metri e mezzo di fango.
La struttura, che ospita 110 anziani, sia autosufficienti che
non, era già stata colpita dall'alluvione del maggio del 2023,
"ma stavolta è andata peggio - spiega Capelli - è entrata il
doppio dell'acqua, che è arrivata dalle colline, ha invaso la
scuola elementare e poi la nostra casa di riposo", sfondando le
porte di sicurezza e invadendo i locali che si trovano sotto il
livello della strada.
Per tre giorni i vigili del fuoco e la Protezione civile di
Trento hanno aiutato i dipendenti della struttura e i volontari
a spalare il fango, raccogliere i detriti e provare a salvare il
salvabile. "Ora però siamo rimasti soli e non siamo preparati a
questi eventi. Ci sono tanti giovani volontari che ci aiutano,
ma non posso chiedere loro di rimanere di più, sono stati
fantastici. Grazie al generatore abbiamo dato luce e pasti agli
ospiti che stanno ai piani superiori, ma solo l'ala Nord è
illuminata e due ascensori su quattro non funzionano, quindi gli
ospiti, molti non autosufficienti, sono un po' confinati
diciamo".
Marco Capelli ha intenzione di chiamare il prefetto domani
per chiedere aiuto. "Noi siamo consapevoli di dover dare piena
assistenza ai nostri pazienti e lo facciamo, ma abbiamo bisogno
di professionisti, servono pompe per aspirare il fango, vigili
del fuoco e Protezione civile dovrebbero rimanere almeno una
settimana e anche oltre, non possiamo farcela da soli e
rischiamo di dover sfollare i residenti anziani non
autosufficienti e fragili". (ANSA).
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