(ANSA) - RIMINI, 22 OTT - Il Dna ritrovato sulla gonna e su
una parete del garage di via Del Ciclamino potrebbe non
corrispondere con quello di Louis Dassilva, cittadino senegalese
di 34 anni, unico indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli
avvenuto a Rimini 3 ottobre del 2023. Dassilva è in carcere dal
16 luglio, ma si professa innocente nonostante il Tribunale del
Riesame di Bologna abbia confermato la misura cautelare emessa
dal Gip di Rimini, Vinicio Cantarini.
In attesa delle motivazioni che saranno depositate in
settimana, sulla rimessa in libertà o meno di Dassilva avranno
un peso specifico due esperimenti probatori. Il primo e forse il
più importante è quello che sta effettuando il genetista
Emiliano Giardina, nominato consulente dal Tribunale, con il
nuovo strumento 'Crime-Lite" arrivato dagli Usa e che amplifica
le tracce organiche sui reperti della scena del crimine tanto da
rendere eventualmente estraibile un profilo genetico. Dna che il
Gip, in attesa del 2 dicembre quando è stata fissata l'udienza
per la consegna della relazione di Giardina, ha già autorizzato
alla comparazione.
Al momento sono stati isolati tre profili maschili. Maschio
1 che è di Dassilva ed è stato trovato su pantaloni e coltello
sequestrati in casa del senegalese e che quindi avrebbe scarsa
valenza investigativa, e maschio 2 e maschio 3 profili genetici
isolati sulla gonna di Pierina e su un'impronta digitale sulla
parete del garage dove la donna è stata ritrovata accoltellata.
Per escludere ogni dubbio il confronto sarà effettuato anche
con il Dna dei condomini della scala 31 di via Del Ciclamino,
che in qualche modo hanno interagito con la scena del crimine, e
con il personale medico e di polizia arrivati sul luogo del
delitto. Se maschio 2 e maschio 3 non saranno così identificati
allora il profilo genetico sarà inserito nella banca dati
nazionale. (ANSA).
Caso Pierina, al via confronto Dna trovato su scena del crimine
Con quello dei condomini e del personale medico e di polizia