(ANSA) - TORINO, 22 OTT - Per tre giorni hanno sequestrato e
minacciato di morte un ragazzo di origini cinesi per farsi
restituire 60mila euro. La polizia della questura di Torino ha
eseguito otto misure cautelari, di cui tre arresti domiciliari e
cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, nei
confronti di altrettanti cittadini cinesi accusati di sequestro
di persona, esercizio arbitrario delle proprie ragioni e lesioni
in concorso.
I fatti risalgono alla sera del 31 dicembre scorso: quel
giorno il ragazzo proveniente da Milano, seguendo le indicazioni
di un creditore con il quale doveva incontrarsi, si è recato
alla stazione Fermi della metropolitana di Torino. Qui è stato
aggredito da un gruppo di persone, che lo hanno rapinano, poi è
stato portato in uno stanzino di un ristorante, denudato e
trattenuto per un'ora prima di essere caricato su un'auto e
trasportato nel Cuneese, dove è stato tenuto per tre giorni.
Al ragazzo, legato e imbavagliato, sono state scattate
fotografie da inviare ai familiari, mentre gli è stato detto che
sarebbe stato rilasciato solo quando avesse sottoscritto una
dichiarazione di riconoscimento del debito nei loro confronti.
Quando questo è avvenuto il ragazzo è stato liberato ed è andato
in ospedale a Milano, mentre sono partite le indagini della
squadra mobile di Torino, che hanno portato all'esecuzione delle
otto misure cautelari. (ANSA).
Sequestrato per un debito, otto misure cautelari
La vittima un ragazzo, rapito a Torino e minacciato di morte