Cronaca

Carnefice e vittima, l'ex Br Bonisoli incontra Agnese Moro

Serata dal titolo 'Storia di un' improbabile amicizia' a Trieste

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 28 OTT - "Le interessavo io, la mia vita oggi. Ecco, il perdono è passato attraverso quell'incontro: lei si è donata a me fino al punto da non volere un luogo neutro per l'incontro, ma casa sua". Così l'ex brigatista rosso Franco Bonisoli ricorda come è nata la "amicizia improbabile" con Agnese Moro, una delle figlie dello statista ucciso proprio dalle Br. Carnefice e vittima che si incontrano e, "attraverso il cammino l'uno con l'altra, lì dove umanamente quella compagnia sembrerebbe impossibile, raggiungere verità e pace", come detto nella serata 'Storia di un' improbabile amicizia, percorso di giustizia riparativa', organizzata dal Centro Mons.Bellomi con il contributo della Regione Fvg.
    Agnese Moro chiama per nome l'assassino di suo padre, Franco, che definisce, assieme ad altri pentiti, 'amici difficili e preziosi' e gira l'Italia con lui per raccontare di questo rapporto possibile. "Nella ferita si insinua - come è stato spiegato nel corso della serata - come umile cammino di dialogo, la giustizia riparativa, che offre al reo e alla vittima uno spazio fuori dalle logiche del processo penale", ovvero "la possibilità di un incontro e di una narrazione delle rispettive vite, a partire dal riconoscimento della verità". E' il processo "dell'ago e filo": Agnese Moro, giornalista e membro del Gruppo dell'incontro, la ricucitura l'ha fatta. Dopo la morte del padre Aldo Moro, ha riconosciuto "la necessità di stare seduta davanti ai carnefici, particolarmente a Franco Bonisoli, membro allora delle BR, a riguardare insieme quelle ferite per ricostruire la verità", appunto. Una verità che ricostruisce le vicende di quegli anni, con la mediazione di un gesuita, Guido Bertagna, un criminologo, Alfonso Ceretti, e una docente di diritto penale,Claudia Mazzucato. Per quanto riguarda Franco Bonisoli, questi ha affrontato un "cammino di conversione, di presa di coscienza e dissociazione da quanto era stato nella sua vita 'precedente'", attraverso "l'incontro con persone che avevano a cuore" la sua vita "in modo incondizionato; solo così" ha "accettato il perdono". Il primo incontro tra i due si è svolto a casa di lei. (ANSA).
   

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