Cronaca

Parte processo a carico di 43 disoccupati, corteo a Napoli

'Si vuole attaccare esperienza di lotta e di emancipazione'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 28 OTT - E partito poco fa il corteo di protesta che raggiungerà l'aula bunker del Carcere di Poggioreale dove oggi comincia il processo a carico di 43 persone tra Disoccupati 7 Novembre e Cantiere167 Scampia, militanti del SI Cobas e del Laboratorio Politico Iskra.
    "Tale indagine è il frutto di un 'accorpamento' in un unico fascicolo di 9 distinte manifestazioni - avvenute tra il 22 dicembre 2022 e il 24 marzo 2023 - cioè durante i 3 mesi di mobilitazione straordinaria indetta dai disoccupati e dalle disoccupate in risposta alla fuga delle istituzioni e ai continui rinvii dei tavoli d'incontro necessari per portare a chiusura una vertenza quasi decennale - spiegano gli attivisti - La Procura, pur non esplicitamente equiparando la lotta dei disoccupati a un'effettiva associazione per delinquere, utilizza lo stratagemma di cumulare in un solo processo una serie di eventi e di fatti distinti tra loro al solo scopo di incrementare il teorema accusatorio e ipotizzare pene più severe.
    L'obiettivo dello Stato è dividere le lotte proletarie, costruendo una cortina di filo spinato tra lavoratori, lavoratrici e disoccupati e disoccupate e e tra questi e tutti gli altri segmenti della classe oppressa".
    "Si vuole attaccare un'esperienza di lotta e di emancipazione, di battaglia contro la marginalità sociale, fatta da centinaia e centinaia di donne e uomini che rivendicano salario, lavoro utile socialmente e che sono riusciti a sbloccare un percorso di accompagnamento alla formazione per oltre 600 disoccupati/e della città finalizzato all'inserimento lavorativo - concludono - Un' esperienza che ha dato e dà il suo contributo alla ricomposizione di un vero fronte unico di classe sostenendo gli scioperi e le lotte operaie fuori ai cancelli delle fabbriche, dei porti e dei magazzini, che è protagonista nei nostri quartieri per un' alternativa all'emergenza abitativa, alla barbarie sociale soprattutto per gli strati popolari della città". (ANSA).
   

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