(ANSA) - ROMA, 04 NOV - Amritpal Singh è arrivato a Roma
direttamente dall'India per tutelare i diritti del fratello
Satnam, il bracciante morto tragicamente lo scorso 19 giugno,
dopo essere stato abbandonato agonizzante dal suo datore di
lavoro a seguito di un incidente nei campi, a Latina. Ad
accoglierlo a Fiumicino una delegazione della comunità indiana
di Latina, il presidente della comunità Sikh del Lazio, Gurmukh
Singh, insieme alle segreterie territoriali della Uila-Uil e
della Fai-Cisl, guidate dai segretari Giorgio Carra e Islam
Kotb.
I due sindacati, insieme alla comunità indiana di Latina,
hanno continuato a mantenere i contatti con la famiglia di
Satnam e sono riusciti a convincerla della necessità e dell'
importanza di una loro presenza in Italia per far valere i
propri diritti. Amritpal sarà affiancato e sostenuto per cercare
di recuperare le prestazioni alle quali la famiglia ha diritto,
in particolare l'espletamento delle pratiche necessarie per
chiedere il risarcimento previsto per la sua morte (ai suoi
genitori dovrebbe andare una rendita vitalizia pagata
direttamente dall'Inail). Nei prossimi giorni sarà anche
stabilita una data per indire una commemorazione pubblica di
Satnam, a Cisterna.
La vicenda di Satnam ha profondamente scosso il paese e
mobilitato le coscienze; pochi giorni dopo la sua tragica
scomparsa, il 25 giugno a Latina oltre 10mila lavoratori ed
esponenti della comunità indiana sono scesi in piazza per
chiedere giustizia e un maggiore impegno delle istituzioni a
combattere la piaga del caporalato e del lavoro nero, di cui
anche Satnam era vittima. (ANSA).
Caporalato, fratello di Singh in Italia tutelerà i suoi diritti
Sarà affiancato da Uila-Uil e Fai-Cisl