Cronaca

Bayesian: azienda, azioni legali contro il New York Times

Italian sea group: "Articolo privo di consistenza tecnica"

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 07 NOV - The italian sea group, la società che ha ha rilevato il marchio Perini Navi, il cantiere nautico che costruì il Bayesian, lo yatch a vela affondato lo scorso agosto in mare a Porticello, ha dato mandato ai propri legali di agire nei confronti del New York Times per l'articolo pubblicato lo scorso 31 ottobre.
    "L'articolo riportava una narrazione sull'affondamento del Bayesian, del tutto priva di consistenza tecnica - spiega la società in una nota - per altro tacendo la fonte che, se realmente qualificata, non avrebbe avuto problemi ad essere citata. Premesso che Tisg ha acquisito, nel gennaio 2021, dall'asta fallimentare il brand Perini, gli archivi, e la parte immobiliare della Perini Navi, e non può quindi in alcun modo essere considerata responsabile di qualsiasi accadimento eventualmente riferibile all'affondamento, l'azienda intende muoversi - sottolinea - nei confronti della testata americana per il danno di immagine riferibile al brand e alla reputazione di Perini Navi, finora simbolo di perfezione tecnologica e massima espressione della nautica italiana nel mondo".
    Secondo la Italian Sea Group il New York Times avrebbe attribuito alla scelta progettuale del monoalbero una "non documentata instabilità: il Bayesian pur avendo una curva di stabilità leggermente diversa da un ketch - spiega l'azienda - è comunque pienamente e ampiamente conforme ai criteri di stabilità definiti dalla Maritime Coastguard Agency per le imbarcazioni commerciali a vela". The Italian Sea Group precisa inoltre che "il Bayesian è stato progettato da uno dei più famosi architetti navali del mondo, Ron Holland, mentre non leggiamo alcun nome di a loro dire progettisti che apoditticamente affermano che la barca offre evidenti debolezze".
    In quanto alle porte della nave "teniamo a sottolineare che le porte menzionate sono a tenuta stagna - prosegue - come richiesto dalle norme e possono causare allagamenti progressivi solo se lasciate aperte e con angoli di sbandamento superiori a 30 gradi, quindi non possono rappresentare in alcun modo un difetto di progettazione o una debolezza, se azionate correttamente" , conclude The italian sea group. (ANSA).
   

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