Non crede al suicidio. Ripete: "Voglio giustizia per la mia bambina". In lacrime, la madre della 15enne di Piazza Armeria (Enna) trovata impiccata a un albero del giardino di casa, martedì, è convinta che la figlia non si sia tolta la vita. "L'ho trovata appesa. Era in ginocchio tutta legata - dice - Ma una bambina come fa a legarsi fino ai piedi?", sussurra piangendo. Più precisa la figlia maggiore. "Ci sono troppe cose che non tornano. - spiega - Aveva due giri di corda attorno al collo, al ventre e alle ginocchia. La porta di casa era aperta e la sua stanza a soqquadro".
La donna è stata sentita dalla polizia per diverse ore. Domani la polizia ascolterà la madre. Gli inquirenti, che stanno tentando di capire cosa sia accaduto alla adolescente, una ragazza bella, brava a scuola e nello sport, però continuano a pensare al gesto estremo.
Il fascicolo di indagine, inizialmente aperto dalla Procura di Enna con l'ipotesi di istigazione al suicidio, è stato trasmesso oggi alla Procura dei Minorenni di Caltanissetta: una circostanza che fa pensare a un coinvolgimento di giovanissimi nella vicenda. I magistrati hanno deciso di fare ulteriori accertamenti sulla salma - ieri erano stati eseguiti esami tossicologici - che resta dunque a disposizione degli inquirenti.
I funerali, fissati per domani nella chiesa madre del paese dopo il nulla osta alla sepoltura rilasciato dalla Procura di Enna, sono stati rinviati a data da destinarsi. Per tutto il giorno la polizia ha sentito amici, compagni di classe e familiari della ragazza che un anno fa si era trasferita dalla Lombardia a Piazza Armeria con i suoi. Il padre è un operaio e la madre, di origini cubane lavora come barista.
"Non è un gesto volontario. Non l'avrebbe mai fatto. Gli inquirenti ci stanno ascoltando perchè siamo la sua famiglia e sappiamo che non avrebbe mai fatto una cosa simile, era troppo gioiosa e piena di vita e di sogni. C'è qualcosa sotto di più cattivo che qualcuno ha cercato di nascondere. C'era troppa invidia, mia sorella era troppo bella e troppo intelligente", ha detto la seconda sorella che ha 19 anni. "Sono certa che non si sia suicidata - ha aggiunto - Si parla di video, di foto, ci sono voci che circolano, ma non ci sono prove".
Il riferimento è alla pista seguita dai magistrati: la 15enne avrebbe saputo, durante una lite con una coetanea a cui avrebbero assistito altri studenti del liceo che frequentava, che circolavano in chat sue foto intime e potrebbe aver deciso di farla finita. Nel corso della discussione la compagna l'avrebbe anche accusata di aver avuto una storia con il suo ex ragazzo.
Scossa, la ragazzina ha chiamato i genitori e chiesto loro di andarla a prendere prima della fine delle lezioni. La madre e il padre l'hanno riaccompagnata a casa, poi, rimasta sola, secondo gli inquirenti, si sarebbe uccisa. "Indaghiamo in tutte le direzioni", ha detto il procuratore dei minori di Caltanissetta Rocco Cosentino che farà eseguire l'autopsia il 13 novembre.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it