(ANSA) - MILANO, 14 NOV - Dal 30 novembre al 14 dicembre
aprono eccezionalmente al pubblico con visite guidate i bunker
antiaerei della 2° Guerra mondiale di Ponte San Pietro e di
Dalmine, in provincia di Bergamo, di Sesto San Giovanni, in
provincia di Milano, e quello di Brescia.
"In un periodo di conflitti, neanche troppo lontani dal
nostro Paese, il progetto Bunker 1944 vuole far conoscere da
vicino l'esperienza di chi durante la seconda guerra mondiale, e
purtroppo ancora oggi, è costretto a ripararsi nei rifugi
antiaerei per difendersi dalle atrocità della guerra - spiegano
i promotori - Bunker 1944 si propone di recuperare,
valorizzare, mettere in rete e rendere fruibili, grazie a visite
guidate, alcuni rifugi antiaerei della Lombardia per farli
conoscere attraverso un percorso tra storia, memoria e forti
emozioni.
"Riapriamo i bunker - spiega Giorgio Ravasio, ideatore del
progetto Bunker 1944 e presidente dell'Associazione Crespi
d'Adda che con l'associazione T-essere si propone di far
conoscere e valorizzare luoghi, anche minori, di interesse
storico per renderli fruibili evitandone lo stato di degrado e
abbandono - perché la cultura è, oggi più che mai, sotto attacco
ed è simbolico per noi ridare voce a chi ha vissuto la paura,
l'ansia, lo sgomento in luoghi come questi, perché esistono
luoghi bombardati e persone che soffrono e che si rifugiano
sottoterra per sopravvivere. A volte, però, come da noi il
bunker è soltanto psicologico ed è necessario uscire dalle
tenebre per riportare alla luce l'importanza della conoscenza e
della cultura che sono una delle cure più potenti contro l'odio,
la malignità e l'ignoranza".
Il progetto Bunker 1944 è realizzato da T-essere con la
collaborazione dell'associazione Museo della Melara, Bunker
Dalmine, EUMM - Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord, Parco
Nord Milano, Città di Dalmine, Comune di Ponte san Pietro.
La prenotazione per le visite è obbligatoria su
www.bunker1944.it (ANSA).
Il Progetto "Bunker 1944" per diventare costruttori di pace
Visite guidate in quelli lombardi della Seconda guerra mondiale