(ANSA) - MILANO, 15 NOV - È iniziato con la musica il
funerale laico oggi a Milano di Licia Pinelli, morta a 96 anni.
Era la vedova dell'anarchico Giuseppe Pinelli, accusato
ingiustamente della strage di piazza Fontana del 1969.
Poi ha preso la parola la figlia Claudia. "Quanta vita Licia,
ti chiedevi come fosse possibile vivere così a lungo e
ultimamente ti chiedevi anche perché - ha detto - Volevi
sistemare tutto per tempo per non essere un peso, sei stata
lucida e dignitosa fino alla fine e te ne sei andata in un
soffio, quasi avessi deciso che poteva bastare così, che avevi
dato abbastanza". "E hai dato tanto, davvero tanto - ha
aggiunto -, quante persone ci sono, quanto affetto, ti
schermiresti perché non volevi diventare un monumento nazionale,
nonostante quello che ti è successo". La figlia ha poi
sottolineato che "nonostante il calvario a cui sei stato
sottoposta, non ti sei mai permessa la rassegnazione e che gli
altri decidessero per te, che ti incattivissero e hai costruito
sempre. Sei stata la nostra roccia - ha proseguito -. Con
dignità hai continuato a chiedere giustizia per quell'anarchico
idealista che avevi sposato, il nostro papà, ucciso innocente
nei locali della Questura di Milano".
È poi intervenuta una delle nipoti che ha parlato della nonna
"onesta e caparbia che ci ha insegnato cosa significa lottare e
resistere. Ma anche la fratellanza". E poi i ricordi degli amici
delle case popolari di via Preneste che le sono sempre stati
vicini e l'hanno aiutata dopo la morte di Giuseppe. (ANSA).
Claudia Pinelli: 'Mia madre Licia non si è mai rassegnata'
La nipote, 'ci ha insegnato cosa significa lottare e resistere'