(ANSA) - NAPOLI, 19 NOV - Si era impossessato del pallone e
ha estratto il coltellino dopo avere ricevuto delle minacce ma
il fendente "è stato solo un incidente": è la versione del
ragazzino di 10 anni che la sera di domenica scorsa a Giugliano
in Campania, in provincia di Napoli, ha ferito lievemente alla
gamba un tredicenne intento a giocare a pallone con i suoi
amici. Il ragazzino si è presentato nella caserma dei
carabinieri accompagnato da un avvocato e dai suoi genitori e ha
rilasciato delle dichiarazioni spontanee alla presenza dei
militari dell'arma e del pm della Procura dei Minorenni di
Napoli.
Secondo il suo racconto quella sera, mentre si trovava nei
pressi del campo di calcetto che sta alle spalle di Piazza
Gramsci, ha visto dei ragazzi che giocavano. Voleva il pallone
e quando se l'è trovato a tiro se ne è impossessato strappandolo
dalle mani di uno dei ragazzi.
Alla richiesta, a suo dire connotata da minacce, di
restituirlo ha estratto il coltellino che dice di avere trovato
per strada per puntarlo contro un ragazzino che voleva
recuperare la palla. A questo punto avrebbe ricevuto una spinta
da dietro e lui, sbilanciandosi, avrebbe colpito
involontariamente il tredicenne alla gamba, prima di fuggire e
di buttare l'arma in strada. (ANSA).
Ragazzino accoltella 13enne per una palla, "un incidente"
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