Con il tennista altoatesino numero uno al mondo ha in comune il colore dei capelli e l'esplosività dei colpi: si chiama "bomba Sinner" ed è il nuovo ordigno di Capodanno sequestrato qualche giorno fa dai carabinieri in un appartamento di Pozzuoli, in provincia di Napoli.
Un'abitazione trasformata in una santabarbara da un 24enne - finito in manette - che ha messo a repentaglio la vita sua e di chi gli abita vicino, in un rione popolare della città, nei pressi di centri medici e scuole.
Nell'appartamento sono stati trovati ben 486 petardi illegali e la "bomba Sinner", di colore arancione, come i micidiali botti illegali che l'hanno preceduta - "Maradona", "Scudetto", "Kvara" e "Georgiana" - è capace di staccare di netto una mano quando esplode. I militari l'hanno scovata seguendo il marketing su Telegram, Tik-Tok, Instagram e Fb, dove era possibile ordinare i botti e farli consegnare da Napoli in tutta Italia. Seguendo le tracce informatiche i militari sono arrivati nell' abitazione del 24enne, un incensurato dell'area Flegrea, dove sono stati trovati 50 chili di materiale esplodente tra cui le classiche "cipolle".
Anche le varie componenti della miscela esplosiva venivano ordinate via web, prevalentemente in Cina e arrivavano a destinazione separate per non destare sospetti. Quest'anno l'attività di produzione, deposito e traffico di fuochi pirotecnici illegali per Capodanno - fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Napoli - è iniziata prima rispetto al passato, così come i sequestri.
In un mese, tra ottobre e novembre, ne sono stati sottratti dal mercato illegale ben 2.745. Hanno sempre nomi accattivanti (Cobra, Lupo, Rambo K3, Leone, Pitbull, cipolle con track e con miccia, Diabolik, Supercobra10 e Minitkunder) e tutti condividono la stessa caratteristica: sono costituiti da una miscela - chiamata polvere flash (perclorato di potassio e polvere di alluminio) - estremamente sensibile al calore, agli urti, allo sfregamento, rendendo così estremamente facile trasformare un momento di gioia in una vita di menomazione. Cinque, finora, le persone arrestate, il più giovane ha 18 anni, quella più anziana 36. Un 34enne aveva trasformato la sua vettura in una vera e propria auto bomba: nel bagagliaio stava trasportando 48 ordigni pirotecnici non convenzionali.
Poi c'è il caso di un 18enne, di Casal di Principe (Caserta): abita a 400 metri dal parco Arcobaleno, a due passi dal museo "Casa Don Diana", in una zona residenziale con villette e appartamenti. In casa custodiva addirittura 1.213 pezzi. Il Nucleo artificieri dei Carabinieri di Napoli ha dovuto mettere in sicurezza l'area prima di poter sequestrare l'esplosivo.
Nel quartiere Pianura di Napoli, infine, il 3 ottobre scorso, la prima individuazione di botti illegali: 630 quelli sequestrati insieme con tre centraline pirotecniche radiocomandate. Parte di quei botti illegali era in procinto di essere spedito in Germania.
Quattro tonnellate di fuochi d'artificio illegali sequestrate a Cosenza
Oltre 237 mila fuochi d'artificio illegali, per un peso complessivo di 4 tonnellate, sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza che hanno anche arrestato una persona per detenzione e commercio illegale di materiale pirotecnico. L'operazione è stata condotta dai militari del Gruppo Sibari.
Durante un controllo su strada, eseguito nei confronti del un corriere di una società di spedizioni, i finanzieri hanno trovato all'interno del mezzo diversi plichi contenenti fuochi d'artificio illegali che erano stati precedentemente ritirati dal corriere in un punto vendita di materiale pirotecnico sito nel pieno centro abitato dell'Area Urbana di Corigliano. Gli accertamenti compiuti poi sul posto dal Nucleo artificieri regionale della Questura di Catanzaro hanno accertato che i il materiale poteva essere assimilato a ordigni esplosivi o bombe.
A causa dell'ingente quantitativo, del suo confezionamento non ignifugo e della custodia in un ambiente angusto insieme ad altri materiali, i fuochi, secondo i finanzieri, avrebbero potuto facilmente "attivarsi" ed esplodere simultaneamente, determinando effetti micidiali.
Le Fiamme gialle cosentine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno poi esteso le indagini al locale di vendita al minuto, posto al piano terra di un fabbricato abitato da numerose famiglie nel pieno centro cittadino, e ad un deposito nella zona collinare del Comune di Corigliano-Rossano. Nel corso dei controlli, i finanzieri hanno rilevato come l'attività commerciale fosse esercitata in assenza delle prescritte autorizzazioni prefettizie e, quindi, hanno trovato un ulteriore ingente quantitativo di materiale pirotecnico appartenente a categorie di fuochi d'artificio maneggiabili solo da professionisti del settore e, in alcun modo detenibile in esercizi di minuta vendita, con grave rischio dell'incolumità pubblica.
Nel corso delle operazioni, è stata constatata anche la presenza di micce, inneschi, fuochi d'artificio già collegati ad una centralina d'accensione elettrica a distanza, nonché materiale pirotecnico alterato, in quanto già parzialmente esploso, che è stato immediatamente distrutto, in un luogo sicuro, dagli artificieri della Polizia. Al termine delle operazioni, i finanzieri hanno arrestato il gestore dell'esercizio che, su disposizione dell'Autorità giudiziaria procedente, è stato posto ai domiciliari, ed hanno provveduto al sequestro di due depositi illegali e del materiale pirotecnico trovato.
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