Cronaca

Processo Grillo Jr, attesa per un teste-chiave della difesa

Si torna in aula a Tempio Pausania lunedì 2 dicembre

Redazione Ansa

(ANSA) - TEMPIO PAUSANIA, 30 NOV - Dovrebbe presentarsi a testimoniare lunedì 2 dicembre, nell'aula a porte chiuse del Tribunale di Tempio Pausania, uno dei testi-chiave della difesa di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, i quattro amici genovesi accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo norvegese.
    I fatti contestati risalgono alla notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019, nella villetta di Porto Cervo di proprietà della famiglia Grillo.
    C'è dunque attesa per il racconto di Enrique Bye Obando, l'ex ragazzo della principale accusatrice dei quattro. Il giovane norvegese di origine nicaraguense venne accusato dalla stessa studentessa di averla violentata in un campeggio in Norvegia, un anno prima del presunto stupro in Costa Smeralda. Intervistato, Obando aveva smentito tutto, negando qualsiasi violenza e sostenendo che la ragazza gli avrebbe anche chiesto scusa per aver mentito.
    La presenza del teste però, non è certa. Gli uffici del Tribunale hanno inoltrato più volte in Norvegia la convocazione, ma sembrerebbe che non ci sia stato alcun riscontro dell'avvenuta notifica. Il giovane avrebbe già dovuto testimoniare nell'udienza del 23 settembre scorso, ma non si era presentato.
    La giornata di lunedì prevede anche il giuramento della traduttrice che si è occupata delle trasposizioni delle chat e delle conversazioni in lingua inglese estrapolate dal cellulare della studentessa. Per il mese di dicembre è in calendario anche un'altra udienza: si terra lunedì 16, l'ultima del 2024, con cui si chiude l'istruttoria dibattimentale.
    Il collegio presieduto dal giudice Marco Contu continuerà a sentire Mattia Epifani, il consulente tecnico informatico di parte, già ascoltato in aula lo scorso 8 novembre, quando ha illustrato le modalità con le quali ha recuperato e estrapolato della memoria dei cellulari della ragazza e dei quattro imputati oltre 40 terabyte di materiale tra messaggi, chat e informazioni acquisite dai profili social, confluite poi negli atti del processo. (ANSA).
   

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