(ANSA) - LOCRI, 03 DIC - Assume sempre maggiore concretezza
l'ipotesi che i frammenti ossei presenti nel fuoristrada
distrutto da un incendio trovato dai carabinieri il 18 novembre
scorso in una zona di campagna, tra San Luca e Bovalino, siano
dell'allevatore Antonio Strangio di 42 anni, scomparso da alcune
settimane.
L'ipotesi trova ancora più fondamento dopo che é stato
accertato che i resti trovati sul fuoristrada di proprietà di
Strangio sono di natura umana e non animale, come si era
ipotizzato in un primo tempo.
Strangio, sposato e padre di quattro figli, non ha alcun
precedente per fatti di 'ndrangheta.
La Procura della Repubblica di Locri, per stabilire
definitivamente se i resti appartengono all'allevatore, ha
disposto il loro trasferimento in un centro sanitario
specializzato di Messina. É in questa struttura che i frammenti
ossei saranno esaminati e sottoposti ad analisi tecniche, tra
cui una Tac. Successivamente, dopo che la Procura di Locri darà
il via libera, sarà effettuato anche l'esame del Dna. (ANSA).
Uomo scomparso in Calabria, resti trovati su sua auto sono umani
Si fa sempre più concreta ipotesi che siano di Antonio Strangio