(ANSA) - ROMA, 04 DIC - Presentato stamani il Manifesto per
il cambiamento, documento simbolico che riassume l'impegno dei
giovani attivisti e delle comunità per prevenire e contrastare
le mutilazioni genitali femminili (Mgf). Si tratta dell'atto
conclusivo el progetto Y-Act (Youth in Action for Change) per il
territorio di Roma, un'iniziativa co-finanziata dalla Unione
Europea (Cerv - Daphne) e promossa da Amref Health Africa Italia
in collaborazione con l'Associazione Le Réseau, il Coordinamento
Nazionale Nuove Generazioni Italiane (Conngi) e l'Università di
Milano Bicocca.
In Europa oltre 600.000 donne hanno già vissuto la pratica
delle mutilazioni genitali femminili, e altre 180.000 ragazze
sono a rischio ogni anno. In Italia, si stima che oltre 87.000
donne siano state sottoposte a Mgf e che più di 5.000 giovani
siano in pericolo. In questo contesto - dice Amref -il progetto
Y-Act si è posto come obiettivo quello di formare e
responsabilizzare giovani leader con background migratorio per
diventare protagonisti nella lotta contro le Mgf e promuovere
un cambiamento culturale e sociale duraturo. Il progetto è stato
attivato nelle città di Roma, Milano, Torino e Padova, dove
vivono molte comunità provenienti da Paesi in cui questa pratica
è ancora diffusa. Attraverso percorsi di formazione, dialoghi
intergenerazionali e iniziative di sensibilizzazione, i giovani
partecipanti hanno potuto sviluppare competenze, rafforzare le
loro capacità di advocacy e avviare interventi concreti nelle
loro comunità.
Il Manifesto raccoglie i principi, gli impegni e le proposte di
cambiamento delle comunità coinvolte, con l'obiettivo di
abbandonare le Mgf e promuovere una cultura basata sulla parità
di genere e il rispetto dei diritti umani.
Una delle giovani protagoniste del progetto Gracefield Afanga
ha sottolineato: "per poter difendere i diritti delle donne,
abbiamo imparato che è fondamentale farle sentire ascoltate e
comprese. Cicatrici profonde, giudizi, stigma e norme culturali
spesso silenziano la voce delle donne. È essenziale ridurre il
senso di isolamento. Gli spazi sicuri non sono solo fisici, ma
si creano attraverso fiducia, comprensione, compassione ed
empatia, che permettono alle donne di guarire, unirsi alla
lotta, condividere la loro storia e far sentire la propria
voce".
Per Amref Italia, la vice direttrice Roberta Rughetti ha
concluso il suo intervento ringraziando i giovani con una
citazione di Nelson Mandela, "a volte tocca ad una generazione
farsi grande, quella generazione siete voi" e confermando che
"l'impegno di Amref, in Africa e in Italia non si fermerà".
L'iniziativa Y-Act proseguirà con un evento internazionale a
Bruxelles il prossimo 6 febbraio 2025, in occasione della
Giornata Internazionale della Tolleranza Zero verso le Mgf.
(ANSA).
Amref, progetto Y-Act contro le mutilazioni genitali femminili
'Manifesto' con proposte dei giovani con background migratorio