Cronaca

Prima notte dopo la condanna, per Turetta permessi tra 9 anni

L'assassino di Giulia condivide una cella a Verona con altri due

Redazione Ansa

(ANSA) - VERONA, 04 DIC - Prima notte nel carcere di Verona Montorio per Filippo Turetta, dopo la condanna all'ergastolo in primo grado, comminata ieri dalla Corte d'assise per l'omicidio di Giulia Cecchettin. Il 22enne di Torreglia condivide una cella assieme ad altre due persone, ma la sua vita per adesso non cambierà rispetto a quella condotta da quando, il 25 novembre scorso, entrò nella casa circondariale veronese.
    In poco più di un anno Turetta è stato spesso da solo, leggendo libri o incontrando psicologi e i suoi genitori. Guarda anche la tv, e ha seguito di certo anche gli sviluppi dell'indagine e del processo che lo riguardano.
    Per quanto riguarda il futuro del giovane, la condanna alla massima pena - come hanno ricordato in udienza anche il pm e i vari legale - non vuol dire "fine pena mai". La Corte d'Assise di Venezia non ha disposto l'isolamento diurno, decisione su cui anche il pm Andrea Petroni aveva concordato, in sede di requisitoria.
    Secondo la legge, in caso di comportamento esemplare dopo 10 anni - ma uno è già scontato, quindi sono 9 - gli potranno venire accordati dei permessi per frequentare percorsi formativi professionalizzanti all'interno o all'esterno del carcere. Dopo 26 anni - 21 se il comportamento sarà irreprensibile - sarà possibile ottenere la semilibertà. Il tutto comunque dopo il vaglio del Tribunale di Sorveglianza, e dopo che la condanna diventerà definitiva. (ANSA).
   

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