Cronaca

Faceva esplodere ordigni davanti a chiese di Fermo, arrestato

Cinquantenne dovrà scontare 12 anni di carcere

Redazione Ansa

(ANSA) - FERMO, 09 DIC - Aveva piazzato, e in due casi anche fatto esplodere, degli ordigni davanti ad alcune chiese di Fermo, tra cui il duomo. Arrestato un cinquantenne per reati contro il patrimonio e la sicurezza pubblica. Dovrà scontare 12 anni e 11 mesi di reclusione, con una sanzione a seguito dell'aggravante della discriminazione religiosa per l'unificazione di pene concorrenti per i delitti di maltrattamento nei confronti della convivente. L'uomo, già in passato era stato condannato per fabbricazione e porto di materie esplosivo e danneggiamento a seguito di incendio.
    Gli episodi risalgono al febbraio del 2016 quando un ordigno è stato fatto esplodere nei pressi del duomo di Fermo, con lievi danni al portone di ingresso. A quel fatto sono seguite altre esplosioni incendiarie: nell'aprile dello stesso anno è stato fatto esplodere un secondo ordigno rudimentale davanti al portone della chiesa di San Marco alle Paludi, sempre a Fermo.
    Nessun ferito ma i danni erano stati ingenti poiché la deflagrazione aveva fatto saltare in aria il portone d'ingresso.
    Nei giorni a seguire si erano registrati altri ritrovamenti di materiale esplosivo nei pressi di altre chiese di Fermo.
    Le attività investigative erano arrivate ad un punto di svolta dopo il ritrovamento, in un'abitazione dell'arrestato, di materiale esplosivo e per il confezionamento di ordigni rudimentali. La procura di Fermo, nei primi giorni di luglio del 2016, aveva emesso a carico dell'arrestato, un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, perché in concorso con un altro uomo, soprannominato "il lupo", "fabbricava, senza licenza dell'autorità, ordigni esplosivi, che venivano poi illegalmente portati in luogo pubblico e fatti esplodere, al fine di incutere pubblico timore ed attentare alla sicurezza pubblica".
    Giovedì scorso l'epilogo di questa vicenda, in cui la Squadra Mobile ha assicurato alla giustizia il condannato che dovrà espirare la pena di 12 anni e 11 mesi di reclusione in carcere senza possibilità di beneficiare di una misura alternativa.
    (ANSA).
   

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