(ANSA) - MILANO, 10 DIC - Le posizioni di tutti e sei i
carabinieri, che erano sulle tre macchine che inseguivano lo
scooter con in sella il 22enne Fares Bouzidi e Ramy Elgaml, il
19enne morto nell'incidente il 24 novembre, sono al vaglio nelle
indagini della Procura di Milano. E' quanto si è appreso in
relazione all'inchiesta che, al momento, in un filone aperto per
frode processuale e depistaggio e per favoreggiamento personale
vede indagati almeno due militari, oltre al vicebrigadiere che
era alla guida dell'auto inseguitrice, iscritto per omicidio
stradale.
Ieri a carico dei carabinieri sono state effettuate
perquisizioni con sequestri di telefoni e dispositivi, mentre
Fares Bouzidi, ai domiciliari per resistenza, sarà interrogato
dal gip Marta Pollicino giovedì prossimo.
Sempre giovedì sarà dato l'incarico ad un ingegnere per una
consulenza cinematica e dinamica per ricostruire l'incidente,
mentre un'altra consulenza sarà affidata ad un esperto
informatico per l'analisi di tutti i dispositivi, tra cui il
telefono del testimone al quale sarebbe stato chiesto dai
carabinieri, stando alla sua versione, di cancellare un video.
I pm valutano anche l'ipotesi di falso, non ancora
formalmente contestate, in relazione al verbale d'arresto
firmato da quattro carabinieri. Verifiche anche sulla coerenza
delle dichiarazioni del giovane teste oculare, tra quelle messe
a verbale e quelle rese a trasmissioni televisive.
Da quanto si è saputo, il testimone oculare, che avrebbe
visto le ultime fasi dell'inseguimento tra via Ripamonti e via
Quaranta, ha messo a verbale, davanti ai pm e ai carabinieri del
Nucleo investigativo, che lui avrebbe sentito un "rumore di
impatto" tra la macchina dei militari che tallonava lo scooter e
quest'ultimo. La Procura ipotizza che l'urto ci sia stato, anche
se certezze definitive potranno arrivare solo con la consulenza
affidata all'ingegnere Domenico Romaniello.
I quattro carabinieri, che hanno firmato il verbale d'arresto
di Bouzidi, non hanno mai fatto cenno all'impatto. Potrebbe
scattare anche la contestazione di falso se sarà stabilito che
il contatto, anche se accidentale, c'è stato. Mentre le
contestazioni di frode processuale e depistaggio e
favoreggiamento personale riguardano la presunta cancellazione
del video del testimone. Su questo fronte, nell'inchiesta del
procuratore Marcello Viola e dei pm Marco Cirigliano e Giancarla
Serafini, sarà decisiva la consulenza dell'esperto informatico
sul telefono del giovane teste, oltre che più in generale le
analisi sui telefoni dei militari sequestrati nelle
perquisizioni di ieri.
Intanto, l'interrogatorio di Bouzidi davanti alla gip,
rinviato nei giorni scorsi perché era ancora convalescente, è
stato fissato per il 12 dicembre. E' ai domiciliari per
resistenza a pubblico ufficiale e indagato per omicidio
stradale. (ANSA).
Caso Ramy, i pm valutano le posizioni di sei carabinieri
Tre indagati al momento. Verifiche anche su dichiarazioni teste