In Italia al primo gennaio 2024 vivono meno di 414mila cittadini non comunitari con permesso di soggiorno per motivi di protezione e asilo, lo 0,7% di tutta la popolazione. Nel sistema di accoglienza ce ne sono 138.000, tra richiedenti asilo, rifugiati e migranti. Nei primi otto mesi del 2024 hanno chiesto una qualche forma di protezione internazionale 109.000 persone, una cifra in aumento (+32%) rispetto all'anno precedente. Sono alcuni dei dati contenuti nell'ottava edizione del Report della Fondazione Migrantes su "Il diritto d'asilo".
Secondo i dati raccolti, il numero di persone in fuga da guerre, violenze e persecuzioni nel mondo era di 122,6 milioni di persone e a fine anno saranno oltre 130 milioni. Tornando all'Italia, "nel 2024, dopo quattro anni di crescita è crollato il numero di rifugiati e migranti che hanno raggiunto il Paese dal Mediterraneo: fra gennaio e la metà di ottobre si contano 54 mila sbarcati, il 61% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023". Quest'anno, spiega anche il Report, vede prevalere fra le persone sbarcate due Paesi di provenienza asiatici, il Bangladesh, primo assoluto (quasi 10.800 arrivi), seguito dalla Siria (10 mila circa); in terza posizione, la Tunisia. Dal primo gennaio al 31 luglio 2024, inoltre, le navi gestite da organizzazioni della società civile sono intervenute in eventi Sar (Search and Rescue) che hanno portato in salvo nel nostro Paese oltre 6.200 persone: meno di un quinto di tutti i rifugiati e migranti che nel periodo sono sbarcati in Italia (33.500) fra eventi Sar in mare e sbarchi autonomi. In tutto il 2023 le persone giunte in Italia grazie a un soccorso in mare effettuato da Ong erano state 8.900, il 6% circa di tutte quelle sbarcate. Nel 2022 i 'salvataggi Ong' erano stati l'11% del totale, nel 2021 il 15%, nel 2020 il 10% e nel 2019 il 17%.
"Proprio in questi giorni è purtroppo tornata di attualità la situazione siriana. Il Report ci ricorda che già da anni la Siria, solo nel 2023 circa 183 mila richiedenti, è il principale Paese d'origine delle persone che cercano rifugio nell'Unione europea. In Italia, sono la seconda nazionalità di provenienza di chi arriva, in particolare, dalla rotta Mediterranea".
Il nuovo Patto europeo sulla migrazione e l'asilo, spiega la Fondazione Migrantes, rappresenta "un compromesso al ribasso che prelude a un ulteriore impoverimento dei diritti di richiedenti asilo e rifugiati". Per quanto riguarda l'Italia, il Report, che ha analizzato i decreti approvati nel 2023, definisce come "frammentato, grossolano e iniquo" l'attuale sistema di accoglienza.
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