Cronaca

Viminale, rapporto del Consiglio Europa parziale e incompleto

'Non risulta somministrazione impropria di farmaci nei Cpr'

Redazione Ansa

Il rapporto del Consiglio d'Europa sui Cpr è "basato su informazioni parziali e incomplete". E' quanto si apprende da fonti del Viminale che ricordano come lo stesso governo italiano, il 15 novembre scorso, aveva già fornito osservazioni dettagliate per rispondere al dossier del Cpt. Le stesse fonti evidenziano come tutti i trattamenti sanitari, compresa l'eventuale somministrazione di psicofarmaci, sono disposti su indicazione dei medici e all'interno dei Cpr sono previsti anche presidi sanitari. Non risulterebbe peraltro riscontrata la somministrazione impropria di farmaci, "circostanza peraltro mai oggetto di sentenze della magistratura".

Inoltre - ricordano sempre le stesse fonti - grazie alle telecamere a circuito chiuso e alle relazioni di servizio è stato dato riscontro su ogni episodio di presunta violenza verificatosi all'interno dei centri, accadimenti sempre riconducibili a intemperanze degli ospiti. Viene sottolineato anche che "l'operato delle forze dell'ordine nei Cpr - in situazioni obiettivamente complesse all'interno di strutture fatte continuamente oggetto di devastazioni e violenza da parte degli stessi migranti - è sempre improntato a professionalità, trasparenza ed equilibrio, a garanzia dei diritti fondamentali dei soggetti trattenuti. In ogni caso e come sempre, le autorità di Pubblica sicurezza sono pronte a verificare ogni evento che si sia verificato nei Cpr, secondo le indicazioni della magistratura. In conclusione, va ricordato che i Cpr, introdotti dalla Legge Turco-Napolitano e così denominati dal decreto Orlando del 2017, sono strutture irrinunciabili perché necessarie per il rimpatrio degli immigrati irregolari, con priorità per i soggetti pericolosi, così come richiesto proprio dalla stessa Unione Europea".
   

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